La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

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Trilli
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Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Post by Trilli »

Riflettevo sul fatto che le argomentazioni che si portano contro la stepchild adoption sono le medesime che, oltre quarant'anni fa, si portavano contro il divorzio.
Che avrebbe distrutto la famiglia tradizionale.
Che i bambini dei divorziati sarebbero stati traumatizzati, additati, pieni di problemi.
Per fortuna il Paese resse e, col tempo, si capì che fa più danno assistere alle umiliazioni, alle violenze, agli abusi in famiglia che vedere due genitori separati ma sereni e non privati della propria dignità.
Che il modello di famiglia si trasmette non per il fatto di essere sposati, ma per il rispetto, il sostegno, l'amore che uniscono i coniugi.
Soprattutto, che l'esistenza di una legge che consente il divorzio non obbliga nessuno, neppure una donna picchiata dal marito, a usufruirne.


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Lucia76
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R: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Post by Lucia76 »

Io non prendo per verità assoluta ciò che dice la Paglia. Credo che nel suo discorso ci siano verità assolute perché oggettive ed evidenti: per procreare ci vuole un uomo e una donna, questa è la realtà, non è religione né voler imporre le proprie idee. Lei dice che infatti non è la "normalità", sbaglia? Se arriviamo a relativizzare questo davvero diventa difficile anche comprendersi.
Non ti (tu generico) impongo la mia visione, io non ho nulla contro gli omosessuali, ci mancherebbe pure, due persone adulte fanno quello che vogliono, se vogliono vivere insieme se vigliono ufficializzare la loro unione, nessun tipo di problema. Ma se si parla di bambini allora IO (che pur nella mia piccolezza d'opinione gli studi di pedagogia gli ho anche fatti) sono molto perplessa e molto preoccupata. Il discorso di lella è giustissimo a mio parere, mi riferisco al discorso figli. E cosa dire quando la psicologa ti dice che a quel figlio manca un riferimento maschile (ad esempio) e che invece gli servirebbe? Tutto inutile? Figura educativa maschile e femminile sono uguali? No. E non lo dico io, e neppure il papa, ma gli studi, la scienza ecc. Poi certo che se una mamma (o un padre) si trova da sola farà del suo meglio e anche di più, ma decidere a priori che quel bambino non avrà un padre o una madre perché tu adulto hai le tue idee... non lo trovo corretto né etico.
Trilli
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Re: RE: Re: R: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Post by Trilli »

Lucia76 wrote:Io non prendo per verità assoluta ciò che dice la Paglia. Credo che nel suo discorso ci siano verità assolute perché oggettive ed evidenti: per procreare ci vuole un uomo e una donna, questa è la realtà, non è religione né voler imporre le proprie idee. Lei dice che infatti non è la "normalità", sbaglia? Se arriviamo a relativizzare questo davvero diventa difficile anche comprendersi.
Non ti (tu generico) impongo la mia visione, io non ho nulla contro gli omosessuali, ci mancherebbe pure, due persone adulte fanno quello che vogliono, se vogliono vivere insieme se vigliono ufficializzare la loro unione, nessun tipo di problema. Ma se si parla di bambini allora IO (che pur nella mia piccolezza d'opinione gli studi di pedagogia gli ho anche fatti) sono molto perplessa e molto preoccupata. Il discorso di lella è giustissimo a mio parere, mi riferisco al discorso figli. E cosa dire quando la psicologa ti dice che a quel figlio manca un riferimento maschile (ad esempio) e che invece gli servirebbe? Tutto inutile? Figura educativa maschile e femminile sono uguali? No. E non lo dico io, e neppure il papa,
Quindi torno a chiederti: le mamme sole? Bisognerebbe imporre loro il matrimonio o toglier loro i figli? Daniele Novara (psicopedagogista) ha chiarito che si parla di "ruolo" maschile, non di "genitore maschio" e che all'occorrenza quel ruolo lo dovrà ricoprire la madre.
Quanto alle verità assolute oggettive ed evidenti, per procreare ci vogliono due genitori sani fertili e in grado di procreare. Quindi niente fivet?
Infine, perché TU vuoi imporre ad altri la TUA visione sull'educazione dei figli? Tu non ricorrerai alla fecondazione eterologa e possibilmente neanche a quella non eterologa, tu non sposerà una donna e non cercherai una madre surrogata.
Ma perché devi impedire a ME di farlo? Chi ti dice che io, solo perché non la penso come te, debba essere per forza un cattivo genitore?
Torno a dire che le stesse argomentazioni erano usate contro il divorzio.

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