Però Laura, continuo a pensare che il problema tuo sia diverso da quello di Cate. In effetti, se dici che é passato in gravidanza, mi viene da pensare che sia di natura ormonale... Tu dici che i dosaggi li hai fatti, e ci credo. Però l'acne è una patologia multifattoriale, e la tolleranza di un cibo rispetto ad un altro è troppo individuale.
Ad esempio, per la mia dermatite il lievito funziona, il latte per carità, la mela è come veleno!
Brufoli e pelle rovinata
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- Saramik
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Madre di nativa digitale....28-06-2010...
<a href="http://lilypie.com/"><img src="http://lbff.lilypie.com/F8FEp1.png" width="400" height="80" border="0" alt="Lilypie Breastfeeding tickers" /></a>[SIGPIC][/SIGPIC]
Il bello è ciò che osserviamo mentre sta passando...
[color="Purple"]L'indolenza fisica spesso è indice di una testa che funziona troppo velocemente rispetto al corpo! (Lupina)[/color]
[color="Navy"]La timidezza è composta dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirci.[/color]
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Il bello è ciò che osserviamo mentre sta passando...
[color="Purple"]L'indolenza fisica spesso è indice di una testa che funziona troppo velocemente rispetto al corpo! (Lupina)[/color]
[color="Navy"]La timidezza è composta dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirci.[/color]
- LauraDani
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ti quoto saramik, anche io credo che per cate sia diverso! (scusa, ero andata un pò OT)
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
m entre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
(E. Montale)
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
m entre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
(E. Montale)