Anche questa una mia vecchia lettura... quanti post di pezzi da novanta del tempo che fu ultimamente!
Più che fantascienza, direi che siamo in zona distopia. Un genere che mi intriga parecchio, nei vecchi e nei nuovi titoli. Mi era piaciuto ma non mi era parso quel gran capolavoro che alcuni avevano descritto.
"Ci sono persone rotonde, mia cara signora, ci sono bambini a forma, diciamo, di triangolo, perché no, e ci sono... Ci sono bambini a zigzag" (David Grossman)
io lo trovo davvero un libro straordinario. Anche io ero partita non convinta (non sono una grande amante della fantascienza) ma in realtà la storia è una scusa per una serie di riflessioni profonde sul controllo della società e delle informazioni e sul valore della letteratura, che ci sveglia dal torpore, dall'uniformità, dalla massificazione. E' un libro piccolo ma ogni pagina è densa. L'inizio è un po' lento e la scrittura non sempre lineare, ma è da leggere.