Crescono.

[Tropical]

Questo è vero amore!

[nanà]

Che bella descrizione...semvbra di vederli

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[bea]

Che poi appunto ne parlavo con il marito, l'altra sera dopo averli lasciati ai nonni.
Quanto mi è di sollievo vederli sereni.

Viviamo circondati da bambini che sanno già fare un sacco di cose. Che vengono valutati in base alle cose che imparano a fare già ora, così piccoli. Noi stessi spesso ci siamo chiesti se il nostro approccio soft, il nostro non spingerli avanti, non buttarli verso l'indipendenza, lo sport, che ne so..... sia sbagliato, penalizzante per loro.
E poi ci ritroviamo una Anna che capisce l'inglese, ha imparato da sola a scrivere e leggere, ma è timidissima e chiusa, e ci rendiamo conto che la vera vittoria è vederla aprirsi e divertirsi ed esprimersi, vedere che sta perdendo il complesso di "quella brava", non il sapere che è avanti di testa rispetto ai suoi coetanei.
Troppe persone iper- intelligenti ho visto che poi nella vita sono rimaste bloccate perché insicure di loro stesse. Io per prima mi ci metto, perseguitata tutta la vita dall'ansia di dover fare bene quello che i miei si aspettavano da me.
Cosa mi è mancato negli anni formativi? la presenza, l'attenzione dei miei genitori, che mi rendesse sicura di essere amata per come ero e non per i risultati che ottenevo.

E per Tancredi, che mio marito vede come un gregario e dunque un debole, anziché un leader. Gli ho spiegato che questa è una qualità, un suo punto di forza, non una debolezza. Lui è un giocatore di squadra, e se sapremo farlo crescere, sarà un uomo empatico, un coordinatore, un mediatore. (o forse no eh, chi lo sa).Sono grandi qualità.

Io sono sicura che se sapremo coltivare l'intelligenza emotiva dei nostri figli daremo loro un'arma potente. Noi che siamo cresciuti con le tre lingue, le lauree, i master, ma zoppichiamo ancora perchè cerhiamo, sotto sotto, l'approvazione di mamma e papà ancora adesso. Lo vedo chiarissimo.