Re: Ius soli temperato: è quasi legge!
Posted: Wed Nov 18, 2015 11:07 am
non riesco a ritrovarlo quello che avevo letto sul belgio e la situazione fuori controllo
però si il succo era quello
ne ho trovato uno simile:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... i/2226955/
ti riporto il pezzo:
Un paragone che spiega bene la differenza tra il Belgio e altri Paesi europei è proprio quello con l’Italia. “Il nostro, all’inizio degli anni ’90, era uno dei paesi in cui i militanti di Al Qaeda cercavano rifugio – spiega il ricercatore del Mit – non per colpire noi, ma per creare basi logistiche. Poi la polizia è intervenuta in maniera capillare e la situazione è cambiata”. Ma adesso per il Belgio la situazione è più complessa, spiega ancora Orsini: “E’ difficile rimuovere questo tipo di gruppi – dice – è più facile quando si tratta di persone che, non avendo la cittadinanza, possono essere espulse. Questa, per inciso, è la strategia più utilizzata dall’intelligence italiana. È molto più difficile quando si tratta di immigrati di seconda o terza generazione che hanno acquisito la cittadinanza, come i fratelli Kouachi e come tanti jihadisti in Belgio”. In questi casi, infatti, l’espulsione non è una soluzione applicabile e, prima o poi, questi soggetti usciranno dal carcere, dove magari si sono ulteriormente radicalizzati o hanno avvicinato nuove leve, e proveranno a continuare la propria attività di reclutamento e pianificazione di attentati.
però si il succo era quello
ne ho trovato uno simile:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... i/2226955/
ti riporto il pezzo:
Un paragone che spiega bene la differenza tra il Belgio e altri Paesi europei è proprio quello con l’Italia. “Il nostro, all’inizio degli anni ’90, era uno dei paesi in cui i militanti di Al Qaeda cercavano rifugio – spiega il ricercatore del Mit – non per colpire noi, ma per creare basi logistiche. Poi la polizia è intervenuta in maniera capillare e la situazione è cambiata”. Ma adesso per il Belgio la situazione è più complessa, spiega ancora Orsini: “E’ difficile rimuovere questo tipo di gruppi – dice – è più facile quando si tratta di persone che, non avendo la cittadinanza, possono essere espulse. Questa, per inciso, è la strategia più utilizzata dall’intelligence italiana. È molto più difficile quando si tratta di immigrati di seconda o terza generazione che hanno acquisito la cittadinanza, come i fratelli Kouachi e come tanti jihadisti in Belgio”. In questi casi, infatti, l’espulsione non è una soluzione applicabile e, prima o poi, questi soggetti usciranno dal carcere, dove magari si sono ulteriormente radicalizzati o hanno avvicinato nuove leve, e proveranno a continuare la propria attività di reclutamento e pianificazione di attentati.