Ma chissà... magari i TT poi si dimenticano, come si dimenticano le notti in bianco, o come si dimenticano quelle volte da neonati quando piangevano inconsolabili e non c'era verso di farli smettere (almeno a noi capitava)... credo che tendiamo per natura a ricordare le cose belle.
Adesso che ha quasi 5 anni, spesso è oppositivo, ma non sempre per fortuna... Abbiamo trovato il nostro modo: i cambiamenti destabilizzano, vanno preannunciati possibilmente, in questo modo riusciamo ad accordarci e ad evitare il più possibile gli scleri (dobbiamo andare, gioca ancora 5 minuti e poi andiamo. Oppure: finito il cartone andiamo a prepararci per la nanna ecc.)
Di recente sono stata una settimana a Lucca dai miei a sostituire la badante in ferie. Loro, padre e figlio, li ho mandati la stessa settimana dagli altri nonni a Paestum. Quando al sabato ci siamo ritrovati, dopo i consueti baci e abbracci per la gioia di essere di nuovo insieme, mi ha chiesto: "Allora com'è andata a Lucca?" e poi "E le gambe? Ti fanno ancora male?" ...il mio ometto ...quando è cresciuto così?

e soprattutto: chi l'ha autorizzato???
Si preoccupa spesso per le mie gambe (sto facendo un percorso di chirurgia ricostruttiva e il 20 settembre ho fatto liposuzione) e per la mia salute, ieri sera "Ti sento calda. Non avrai mica la febbre? Forse sei malata..." "No amore sto bene grazie"
...insomma è una meraviglia, non sempre eh, ma in generale si...