Babina wrote:Sicuramente ha inciso molto la paura.
A vedere la scena da dietro un video la mia reazione a caldo sarebbe quella di andare lì da quel simpatico ragazzone e spingerlo via (trattenendomi dal dargli un bel calcio nel sedere....); poi mi ci immagino nella scena e penso che un energumeno così, magari pure sbronzo, chissà come può reagire anche sono ad un'osservazione.
Ed io da sola non mi ci sarei nemmeno avvicinata, facendo la parte di quella indifferente come tanti passanti hanno fatto.
Ma certo, se più persone reagissero contemporaneamente a difesa della donna...
magari non mi ci sarei avvicinata da sola, ma avrei chiamato la polizia
l'indifferenza generale dei passanti è sconvolgente comunque
Esatto. È quello che fa paura.
Ricordo che una volta un carabiniere mi disse "se stai male o hai bisogno di aiuto urla -al fuoco al fuoco!!- perché è l'unica cosa che fa accorrere la gente, anche solo per curiosità".
Pazzesco.
La paura non è un modo per giustificare l'indifferenza, non si è capito ma intendevo dire questo.
Anche perchè l'indifferenza non è giustificabile, in una situazione come questa, poi!
Secondo me non è "colpa" né della crisi ne del benessere. O almeno non della "crisi economica" ecco, crisi educativa/di valori/di esempi invece sicuramente si. L'individualismo dilaga, spesso mascherato da finto buonismo ("se sta bene così, faccia lui/lei", "se l'è scelto lui/lei" ecc) finto rispetto delle opinioni altrui che spesso nasconde un "non me ne fega niente degli altri". Purtroppo noto questo, un egoismo spesso e volentieri portato all'eccesso, per tante motivazioni diverse ma soprattutto credo per la mancanza di volontà di impegno, di mettersi in gioco uscendo dal proprio guscio. E poi i mass media trasmettono notizie e immagini con freddezza e come se fosse "la normalità".