Comincio ad avere paura.

[Ilaria]

credo che siamo in guerra, una guerra diversa da quelle del passato ma pur sempre guerra e non credo ci siano risoluzioni a breve termine, chissà quanti anni ci vorranno e se mai si riuscirà. La paura sì, mi ha preso e nei posti affollati ho paura, così come spero di non dover prendere un aereo, un treno o una metropolitana, mi fa paura anche andare al cinema in un multisala. Non andrò in Francia o in nord africa di sicuro per molto tempo.
Ho paura perché mi chiedo in che realtà crescerà mio figlio. Ringrazio di vivere lontano da città grandi sinceramente.

[Flavia]

Beate voi che cominciate solo ora ad avere paura

Io da mò che ho iniziato.

Poi ora è il momento dei mitomani, gente che ha già problemi di suo e che "approfitta" del movente religioso per fare quello che la mente malata gli dice (mi riferisco a Reutlingen o quel paio di incidenti a Vaucluse e dintorni)

Come può finire? O finisce per esclusione (visto che ad ogni attentato ne muore uno ) oppure non finirà mai.

Io pure non percepisco razzismo intorno a me però credo che sia anche perchè al momento non è successo nulla.
Io temo che la tolleranza evaporerà come vapore se dovesse esserci qualcosa qui, almeno a Roma.

Del genere "ma come, io ti tendo una mano e tu la mordi? ora vedi"

In realtà una persona ha postato una poesia in romanesco che secondo me rispecchia abbastanza quello che è il sentimento qui a Roma.

La metto qui sotto come spoiler, calcolate che, come dice la poesia stessa, il romano non eccelle per delicatezza. Sono sicura che persone musulmane potrebbero offendersi leggendola, eh, quindi tirate le vostre somme e nel caso non leggete .

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Cosa penso dell'islam?

Penso che so romano e da romano me ne frego se preghi o no, se magni 'a carne or pesce.
Se te ‘ncontro, te saluto.
Se te vedo ‘n difficoltà, te aiuto
Semo fregnoni perché magari te famo a battuta sbagliata ma nullo famo co cattiveria.
Se nun c’hai i sordi, te invitamo a cena.
Se nun c’hai lavoro, provo a sentì ‘n amico, ma ricordate che so romano e a me nu’ me devi "caca er cazzo"!

Quanno er profeta tuo era ‘na creatura er mio antenato era padrone der monno.
Portava curtura e civiltà ovunque e nu’ me devi da ‘nsegnà gnente.

Li nostri sbagli l’avemo pagati cari pure crocifiggendo er nostro salvatore ma dopo de che, er nostro è diventato ‘n paese cattolico, magari pe’ te saremo ‘gnoranti, bigotti e pure blasfemi ma ‘n realtà noi semo scanzonati.
A noi ce piace ‘nnà ‘n chiesa quanno ce ricordamo e pure ‘n pó timidi e coi senzi de corpa.
Se famo er segno d’a croce quanno passa er morto ma co’ rispetto.
Se grattamo li coglioni cor carro voto e ce piace gridà “SORA TUA” quanno vedemo ‘na monaca.
E poi ce piace l'estate a Roma, quann ‘e donne fiorischeno e ce fanno vede le cosce, er seno co’ li capelli ar vento; un sacrilegio coprille.
Ma se a te tutto questo nun te piace, ricordate che ner mono ce so 16 stupendi stati islamici e poi sempre emigrà da solo prima che te ce mannamo a carci ‘n culo!

Tuo affezionato, padrone de casa.

[Tropical]

Beate voi che cominciate solo ora ad avere paura

Io da mò che ho iniziato.

La paura è percepita maggiormente perché abiti in una grande città, nonché capitale.

Qui il razzismo si sente. Siamo in attesa di un centinaio di profughi, ce ne sono circa 50 già presenti in zona.
La gente continua a parlarne e ogni volta le argomentazioni sono i €45 al giorno, i cellulari migliori, il wi-fi.

Salvini ci sta mettendo un po' del suo e le persone si infervorano a ogni notizia (falsa) di reati da parte di stranieri.
Però qui andiamo OT. Scusate.