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Posted: Tue May 27, 2008 9:08 pm
by SimoneB
"La cosa" di Carpenter purtroppo l'ho visto una sola volta e troppo tempo fa, ma mi aveva impressionato - e credo, a questo punto, che tutti lo ricordino per questo, visto quel che scrive B71 - la scena del cane-ragno. Quello, per inciso, era il periodo d'oro di Carpenter: "The fog" (recentemente remakato) e il primo "Halloween" sono, ad esempio, film fatti molto bene.
Non so quanto possa contare l'educazione cattolica o il catechismo... Per me, quel film maledetto (alludo all'"Esorcista") resta inquietante per l'alternanza perfetta tra i momenti di silenzio (da confessionale, oserei dire) e le urla gutturali e, forse, penso in questo momento anche per il fatto che la protagonista fosse una mia coetanea o quasi che si esibiva in comportamenti inauditi.
Posted: Wed May 28, 2008 7:00 am
by Rie
Vi ho letti affascinata.
Vi invidio!
I miei genitori sono stati dittatoriali nel proibirmi di vedere film horror ed ero priva del famoso amico fortunato con casa libera e videoregistratore.
Così, a parte un episodico Dario Argento di frodo a 14 anni che non mi ha fatto particolare effetto per la profusione di globuli rossi sullo schermo, sono arrivata molto, molto tardi a guardarmi in santa pace gli horror.
L'età dell'innocenza era finita.
Il disincanto ha prevalso, con qualche sussulto da reazione fisiologica indotta dal regista e molto poca suggestione.
Ad esempio, "The Eye", recente e citato da Emy, è fatto bene, colpisce e fa paura, ma non mi ha incantata.
Unica eccezione per me è stata forse "Shining".
E poi... non è per niente horror ma è un film che, almeno la prima volta, mi ha dato un incredibile colpo al cuore... "Il sesto senso".
Da mamma mi domando... i miei genitori avevano ragione?
Boh.
Di sicuro hanno SOLO avuto fortuna perché ero una brava ragazza (più o meno) e li ho ascoltati.
Con i miei due maschiacci, lo so già, proibire una cosa del genere sarebbe pura ipocrisia.

Posted: Wed May 28, 2008 6:37 pm
by SimoneB
"Il sesto senso" a me è piaciuto molto (e ti confesserò che qualche brivido al cinema me lo aveva fatto provare) e, casomai te lo fossi perso, ti consiglio anche dello stesso regista "The village".
Il problema che poni non è di secondaria importanza: come compartarsi con gli adolescenti di fronte all'horror?
Credo che, in quell'età così bisognosa fisiologicamente di forti emozioni, ne usufruirebbero comunque. So che la mamma di Silvia, quando era ragazzina, ha guardato insieme a lei "Suspiria", insegnandole che basta togliere l'audio e i film di orrore non fanno più orrore. Certo che se però togli la musica ai film di Dario Argento, è come se togliessi le gomme a una Ferrari...
Io non so quale metodo adotterò. Anzi, non so nemmeno se adotterò un metodo, memore della mia personale esperienza. Per quel che mi riguarda, infatti, l'horror, anche letto, è stato nei momenti più difficili dell'adolescenza una salutare via d'evasione dalla realtà. Ti parlo da maschietto, naturalmente.