oh povera me, adesso come faro' a non pensarti a fare la groupie?!
beh... guardati l'intervista a errichetto mio... non gli tireresti le mutande anche tu?
saluti impazziti Mirko
piccole piratesse crescono... [SIZE="1"]questa foto era grossa, lo so. ma qui si lamentano... rimpicciolendola rende meno l'idea... chi se ne frega? è il pensiero che conta. P.S. per compensare la fatica che ho fatto a rimpicciolirla diventerò ancora più fastidioso.[/size]
evoluzione in una frase: la sopravvivenza non casuale di codici che si modificano casualmente - r. dawkins in una trasmissione irlandese c'è una RAGIONE per cui gli atei non si fanno schiantare con gli aerei contro i palazzi le persone che non hanno senso dell'umorismo e non vogliono essere prese in giro per le loro credenze non dovrebbero credere in cose così facili da prendere in giro sono agnostico. e sono molto più compassionevole del tuo dio
SimoneB wrote:Continuando ad approfondire il controverso tema "I Beatles e le cover dei Beatles", vi offro una vera perla di raffinatezza dei Laibach (raffinatezza dei Laibach, non so se ho reso la profondità del controsenso!), che qui rifanno un altrimenti clamorosa canzone dei Beatles (faccio il verso a Mirko): "Across the universe".
mmm... non e' quello che intendo io. questa versione e' praticamente uguale a quella degli scarrafoni (in senso buono s'intende). quello che amo delle cover di cocker e' che le canzoni le ha fatte sue. cerco di spiegarmi. "with a little help from my friend" cantata dai beatles mi da la sensazione di un gruppo di amici che cantano insieme e "fanno professione" di amicizia affermando che insieme ce la si puo' fare. la stessa canzone cantata da joe cocker mi da la sensazione di un uomo solo, disperato, che sta cercando qualcuno con cui condividere anche solo una canzone.
c'e' un mondo in mezzo. mi sono spiegato?
SimoneB wrote: Sfido invece chiunque a trovarmi una cover di "Hey, Jude" migliore dell'originale, che resta a mio avviso una delle più belle canzoni di tutti i tempi, se non altro per la ragione che l'ha motivata.
e ho fatto contente anche le groupies del dottor house!
saluti bricconi Mirko
piccole piratesse crescono... [SIZE="1"]questa foto era grossa, lo so. ma qui si lamentano... rimpicciolendola rende meno l'idea... chi se ne frega? è il pensiero che conta. P.S. per compensare la fatica che ho fatto a rimpicciolirla diventerò ancora più fastidioso.[/size]
evoluzione in una frase: la sopravvivenza non casuale di codici che si modificano casualmente - r. dawkins in una trasmissione irlandese c'è una RAGIONE per cui gli atei non si fanno schiantare con gli aerei contro i palazzi le persone che non hanno senso dell'umorismo e non vogliono essere prese in giro per le loro credenze non dovrebbero credere in cose così facili da prendere in giro sono agnostico. e sono molto più compassionevole del tuo dio
Mirko e i furetti wrote:mmm... non e' quello che intendo io. questa versione e' praticamente uguale a quella degli scarrafoni (in senso buono s'intende). quello che amo delle cover di cocker e' che le canzoni le ha fatte sue. cerco di spiegarmi. "with a little help from my friend" cantata dai beatles mi da la sensazione di un gruppo di amici che cantano insieme e "fanno professione" di amicizia affermando che insieme ce la si puo' fare. la stessa canzone cantata da joe cocker mi da la sensazione di un uomo solo, disperato, che sta cercando qualcuno con cui condividere anche solo una canzone.
c'e' un mondo in mezzo. mi sono spiegato?
Mirko
Ti sei spiegato benissimo.
Anzi, questa tua interpretazione esistenzialista non mi spiace affatto (ora che mi ci fai pensare, Cocker mi ha effettivamente dato sempre dato quell'impressione, tra una smanazzata all'aria e l'altra), anche se fa apparire gli inventori della canzone quattro scemotti col caschetto.
Oggi cerco di dedicarmi anima e core ai video dei Cream che mi hai gentilmente indicato.