Per non saper nè leggere nè scrivere

[Athina]

A me sembrava ti fossi giá un po' risposto da solo, nel senso che eri intenzionato
comunque a dare una punizione facendogli rinunciare a qualcosa.

Certamente la via del dialogo é la migliore ma a quell'etá non sempre porta
risultati immediati e quindi mai mancare di dialogo e spiegazioni, ma in aggiunta
forse una punizioncina che resta piú impressa.

Oppure con me per un periodo ha funzionato il fragole con panna ad ogni buon voto che portavo a casa! mmmmmmmmmmmmhhhhh!!!!!

Non ho avuto problemi a scuola e quindi non riesco molto ad esserti di aiuto.
I miei mi dicevano sempre che non gli importava io avessi voti eccellenti, ma che fossi
bravina in tutto. E cosí non sentendo quel grande peso, in realtá mi applicavo per dar loro qualche soddisfazione in piú e mi accorgevo che faceva bene anche a me, raggiungere buoni risultati.

[Solange]

Carmelo, credimi, stai parlando di mio fratello ahahah

Per risponderti, si', sto proprio a Dublino anche se a tratti sono entusiasta e a tratti un po' stufa (sono 3 anni).

Io credo di non sbagliare se ti dico che tuo figlio e' uno di quelli che piu' ti impunti e meno ottieni.

So anche che non e' particolarmente educativo ma... ora ti dico che cosa ho combinato a 16 anni cosa che, giuro, non volevo assolutamente nasconderti ma ero rapita nel constatare che ci fossero altri personaggi come il mio fratellino minore ahahaha

A 16, pur essendo in passato stata una studentessa giudiziosa e brillante, ho preso in antipatia terribile la profe di matematica e fisica (o meglio, lei mi ha presa in antipatia e non perdeva occasione per chiamarmi alla lavagna per spiegare la lezione del giorno e rifilarmi 2 quando io ovviamente non spiccicavo parola).

Poi mettici una bella cotta per Cris, uno di quinta, meraviglioso ma un po' scapestrato (ora che ci penso fratello di mezzo tra 3 maschi, quello che faceva piu' dannare). Era un ragazzo d'oro, intelligentissimo ma un po' testa matta.

Bene, abbiamo iniziato a fare sega da scuola spesso e volentieri. Lui aveva la macchina per cui tante mattine l'aspettavo nel nostro angolettino, mi caricava e ce ne andavamo a camminare in montagna o a sciare. Il mio interesse per lo studio e' diminuito sempre piu' fino a che e' stato evidente che sarei stata bocciata.

Mio papa' non ha detto niente. Mi ha solo fatto presente che se avessi avuto tre materie l'estate me la sarei rovinata ma se fossi stata bocciata pure.

Non scherzava. Sono stata bocciata, e' andato lui a vedere i cartelloni, e' tornato a casa e mi ha detto che se entro il giorno dopo non avessi trovato lavoro potevo anche andare a chiedere l'elemosina per mangiare perche' i fancazzisti a casa sua non hanno vita lunga.

Bene, il giorno dopo ho trovato lavoro come baby-sitter del figlio di un brigadiere, nel paesino di montagna in cui avevamo casa e trascorrevamo tutta l'estate. Ho lavorato per due mesi FILATI, sabati e domeniche compresi a 1000 lire l'ora (nel 1992)

Io sono uscita la sera con gli amici per tutta l'estate perche' "le persone che lavorano meritano di divertirsi" (papa' mio docet) per cui non mi ha segregata in casa ma ha voluto darmi un assaggio di che cosa vuole dire lavorare quando tutti gli altri si divertono.

Bene, tranquillo che dall'anno dopo sono tornata una studentessa modello e mi sono diplomata con ottimi voti ehehehhehe

Quindi digli che se non vuole studiare puo' farlo ma sappia che nel momento in cui dovesse rimanere bocciato o va' a lavorare o tu non lo mantieni. Pero' nel momento in cui decidete qualcosa dovete essere coerenti altrimenti e' normale che poi facca quel che vuole perche' tanto sa che cedete!!

[maaga]

E' dura!

Solange, il tuo papà è un grande