solange wrote:io non partorirei mai al sant'anna (ma in generale non partorire mai in un grande ospedale) e a maggior ragione, se non hai avuto un'impressione positiva, proverei a visitarne altri.
A meno che non ci sia ragione di credere che il piccolo potrebbe avere dei problemi che rendono la vicinanza col regina margherita indispensabile, cercherei un ospedale piu' a misura di donna e bambino.
Non e' un cattivo ospedale, per carita', ci mancherebbe. Ma e' un "partificio" ci andrei appunto se avessi problemi ginecologici, per fare visite o esami extra gravidanza ma non per frami seguire in gravidanza e per partorirci.
ripeto, io ci sono passata solo per un'operazione che non c'entrava con una gravidanza, però conosco donne che hanno partorito lì e non sapevo che si fossero trovate male.
e a torino, se vuoi andare in struttura pubblica dove vai?
manuelina wrote:ma perchè non vi piace il sant'anna?
ripeto, io ci sono passata solo per un'operazione che non c'entrava con una gravidanza, però conosco donne che hanno partorito lì e non sapevo che si fossero trovate male.
e a torino, se vuoi andare in struttura pubblica dove vai?
Il sant'anna (ospedale non clinica universitaria) è uno dei migliori. Per la patologia però Come spesso accade c'è la tendenza a trattare la fisiologia e la patologia allo stesso modo.
Se il parto è fisiologico un ambiente più ridotto spess risulta più accogliente.
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)
Mamma di Lorenzo: 04/12/2007 e di Marzia (ex parassitina poi BIMBA BUFFA ora BIMBA PAZZA) 27/12/2010
“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”. Carlos Gonzales. Tratto da "Besame Mucho"