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Posted: Fri Mar 12, 2010 6:42 pm
by marika
I Promessi Sposi erano piaciuti tanto anche a me, così come l'Orlando Furioso.
Anche se in cima alla mia top ten rimane la Divina Commedia, l'ho amata a scuola, riamata all'università, studiata tanto anche a memoria e ancora mi emoziona
Posted: Fri Mar 12, 2010 6:55 pm
by Lelia
Elisa wrote:bella domanda!!!
Magari lelia ci aiuta, visto che lo fa x lavoro..
x classico intenderei quegli autori e libri che trovi persino nelle antologie scolastiche (oddio, vero è che oggi trovi anche Benni...),o che studi anche a scuola.....
Azz, Cent'anni di solitudine è tra i miei preferiti, ma non so se considerarlo un classico...
Non esiste, che io sappia, una definizione universale di "classico".
Calvino ne ha dato una bella definizione: "un classico è un libro che non ha mai finito di dire quello che aveva da dire". Questo è uno dei "punti" stilati da Calvino proprio sulla definizione di classico (tratto da "Perché leggere i classici"). Se vi incuriosisce, gli altri li trovate qui:
http://www.classicitaliani.it/novecent/calvino_01_classici.htm.
Per quanto riguarda Cent'anni di solitudine, tecnicamente direi che può considerarsi un classico in quanto ha avuto ripercussioni profonde su molti scrittori degli anni seguenti (basti pensare alla Allende). Certo che la definizione di classico è necessariamente vasta e comprende anche tanti livelli qualitativi diversi...personalmente, per quanto ami Garcia Marquez (anche se preferisco L'amore ai tempi del colera a Cent'anni di solitudine), non lo metterei sullo stessi piano di Dostoevskij o di Flaubert.
Posted: Fri Mar 12, 2010 7:00 pm
by Enza 52
fratelli Karamazov di Dostoevskij, direi che è il mio preferito, ma ho amato tanto Pirandello, e Kafka, di Shekespear ho letto diverse tragedie e molte commedie, nella raccolta dei Meridiani.
A scuola mi faceva quasi schifo, ma quando l'ho letta da adulta, me ne sono innamorata ed è Matilde Serao.
Che bel post!