lucia76 wrote:non ho parole per definirlo..
Io so che in coscienza sono tranquilla. Siamo qui, può scegliere come e quando venirla a prendere, compatibilmente con eventuali piani che posso fare io per noi due. DI base viene a prenderla il sabato alle 6 di pomeriggio e la riporta la domenica alla medesima ora. Vanno dai miei suoceri (entrambi anziani, mia suocera vede poco ed è un insieme di acciacchi portati da una vita condotta accanto ad un uomo assente, freddo, polemico fino all'intestino), cenano lì, cartoni, nanna. Al mattino sveglia, colazione, centro commerciale, pranzo (ovviamente in casa), merenda in qualche bar in giro e poi la riporta qua. Questo è il programma, e lo era anche quando ancora stavamo insieme, ad esclusione del sabato sera, perchè dormivamo a casa nostra. 4 anni in cui le domeniche passate fuori, per i fatti nostri, si contavano, perchè DOVEVAMO andare dai suoi, perché secondo lui sua madre non la vedeva abbastanza, invece dai miei ci venivamo spesso (e grazie, io lavoravo e qualcuno doveva pur tenermi la bambina). Io credo che lei si annoi profondamente dai nonni paterni, perchè è una bambina intelligente, che è abituata a fare tante cose con me e con i nonni qua in campagna, e starsene chiusa in un appartamento di paese perchè fuori "poi suda" o cagate simili credo non siano proprio il massimo.
Naturalmente queste considerazioni le tengo per me ed evito accuratamente di dirle ad alta voce davanti a lei. Quello che ho scritto a lui stamattina in una mail è di evitare di fare scene da via col vento quando torna a casa, tipo "
A presto tesorino mio adorato (con pure occhio lucido),
ora papà deve andare perchè deve ancora farsi spesa ma se magari non piove questa settimana magari forse riesco un pomeriggio a passare ma non sono sicuro ...perchè la confonde solo, per non parlare della delusione quando non lo vede arrivare (non riesce a non arrivare con almeno un quarto d'ora o mezz'ora di ritardo).