Domande ostetriche

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Moderator: Paola

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MatifraSo
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Post by MatifraSo »

Io abito in provincia di Treviso, ho partorito a Castelfranco Veneto, ma sono stata poi seguite dalle ostetriche del distretto di Treviso (ho partorito fuori dalla mia ulss perchè volevo il rooming in che a Treviso non c'è).
Sei bella quando sorridi
quell'aria che puoi fare tutto quando lo decidi

Matilde 13/07/2004
Sofia 27/11/2006
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Pandina
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Post by Pandina »

Svizzera, canton Ticino.
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Speranza
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Post by Speranza »

Rosi wrote:Non avevo latte e loro niente latte artificiale perche' dicevano che mi sarebbe arrivato e intanto il bimbo continuava a piangere.Poi sono venute a trovarmi le ostetriche del corso pre parto e hanno constatato che il bimbo si attaccava bene solo che non c'era niente da prendere.Allora si sono convinti a dargli il latte artificiale e poi fuori,dimessi subito anche se avevo chiesto di restare un altro giorno almeno dato che avevo partorito da meno di 48 ore.CHE INCUBO!!! L'ostetrica e' poi venuta a casa una volta e cosi' aveva assolto ai suoi compiti.La sentivo per telefono per alcuni chiarimenti ma sostegno zero. Ho fatto tutto da sola,giusto o sbagliato che fosse,e sono stata cosi' male e cosi' sola che alla fine mi sono dovuta far aiutare da uno psicologo. Spero di esserti stata d'aiuto e mi auguro d'essermi spiegata perche' rivivendo l'esperienza mi ha aggredito il disappunto che ha accompagnato il mio ricovero per partorire. :red:


Purtroppo anche a Pisa funziona più o meno uguale, le ostetriche del distretto sono molto disponibili (chi più chi meno) e se trovi quella che ama il suo lavoro ti lascia il numero per sentire come stai, altrimenti ti attacchi!!! Oltretutto sono solo 6 ostetriche per tutta la zona di Pisa e come puoi ben immaginare sono davvero poche, il più delle volte vanno a fare le visite a domicilio per conoscenza della persona, ma senza essere pagate dalla USL e senza chiedere niente alle mamme, fuori dall'orario di lavoro.
Per quanto riguarda l'ospedale e i conflitti fra ostetriche e puericultrici bhe, ci sono dappertutto!
Non condivido il fatto di non dare niente al bimbo anche se ha fame, da noi è l'inverso (anche questo è pessimo) nel senso che non aspettano neanche l'arrivo della madre che il cucciolo è già con il bibe in bocca! Non lo sopporto!
Mi dispiace tantissimo che ti sia sentita abbandonata e sola, ma penso che ricorrere ad uno psicologo sia stata una mossa saggia, molte mamme non hanno il coraggio di capire il loro disagio e di accettare di aver bisogno di aiuto; sono sicura che se tu avessi avuto accanto una persona che ti seguiva durante il puerperio o un gruppo di mamme a cui rivolgerti in caso di bisogno tutto si sarebbe risolto più velocemente e con meno disagi per te.
Un grosso saluto
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Paola
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Post by Paola »

Io sono di Brescia, e posso dire che per quanto mi riguarda la dimissione protetta funziona bene ed è un valido aiuto, solo che, pochissime mamme ne fanno richiesta, non so per quale motivo, eppure, almeno nell'ospedale dove ho partorito io: POLIAMBULANZA è molto caldeggiata.

Tu dici: molte mamma non hanno il coraggio di capire il loro disagio ...

Sai che c'è? che spesso siamo circondate da persone che negano questo disagio e ti fanno sentire incapace perché hai il disagio e non all'altezza, visto che la maternità è vecchia quanto il mondo.

Comunque, raccolte le idee che mi vengono in mente del mio post partum, direi che i punti cardine da affrontare si dividono in:
problematiche del bambino
problematiche della madre

e che vadano affrontate ancora IN OSPEDALE.

Una cosa che mi viene in mente, Nell'ospedale di cui sopra, il giorno della dimissione, una pediatra o puericultrice e una ginecologa o ostetrica tengono un colloquio con le madri dimissionarie, è un incontro di un'ora, e secondo me è utilissimo, dove si affrontano più o meno le problematiche che ti cito qua sotto.

Per quanto concerne il bambino:
come cambiarlo
come infilare maglie e body senza sudare 7 camicie
come fare la corretta pulizia delle parti intime
come medicare l'ombelico
come comportarsi quanso si stacca il moncone
come prenderlo, su quali piani cambiarlo onde evitare cadute
come e in che misura usare i prodotti detergenti
come e in che orari portarlo fuori

grande rilievo andrebbe poi dato alla questione allattamento con tutte le problematiche che potrebbero insorgere, comprese le famigerate COLICHE e il Reflusso Gastro Esofageo (di cui trovi il pezzo sul nostro sito)

Altro argomento importante la SIDS, spesso viene dato un opuscolo e vengono spiegati i comportamenti a rischio "morte in culla".

E non meno importante, la questione passeggiate.
Sembra una sciocchezza ma spesso si sentono madri per cui vale ancora il retaggio culturale che per 40 giorni il bambino non possa uscire di casa, magari nasce in inverno e non gli vengono nemmeno somministrate le gocce vitaminiche.
Questo a volte comporta problematiche legate all'ittero o all'eventualità che insorgano problemi con la fontanella o legati al rachitismo.

Per quanto concerne la madre invece dovrebbero essere affrontati i seguenti temi:
lochiazioni e "giusto" decorso FISICO post partum (contrazione dell'utero da allattamento, ripresa dei rapporto sessuali, fase di copertura anticoncezionale dell'allattamento).
Problemi legati al baby blues o alla depressione post partum, fondamentale sarebbe anche la presenza dei papà a questo proposito, affinché non affrontino i piani o le malinconie delle madri come incapacità di saper gestire un neonato.

per il momento mi vengono in mente solo queste cose.
Oui, Je suis Zizzià.
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Rie
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Post by Rie »

Sono di Milano.
Da noi le dimissioni protette le fanno solo per i parti naturali, ed è un servizio che si limita ai primissimi giorni del post partum.
Delle persone che l'hanno sperimentato, non io perchè ho fatto il tc, una me ne ha riportata un'opinione positiva, l'altra non dico negativa ma sicuramente l'ha trovato un ausilio superficiale e limitato per le necessità di una neomamma.

Delle problematiche citate da Paola, devo dire che molte alla Mangiagalli di Milano sono state affrontate, le spiegazioni da me ricevute sono state utili, mi sono trovata bene. Nonostante i piccoli disagi da sovraffollamento di un grande ospedale.
Mi hanno resa isterica solo per la tendenza opposta a quella di chi "affama il bambino", ovvero vederlo mangiare, e in fretta, a costo di propinargli il biberon, ma sapevo il fatto mio e li ho scavalcati lottando per il mio allattamento al seno.
"Ci sono persone rotonde, mia cara signora, ci sono bambini a forma, diciamo, di triangolo, perché no, e ci sono... Ci sono bambini a zigzag"
(David Grossman)
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Post by nene70 »

io ti ringrazio, perchè è un enorme aiuto quello che potresti dare a tante e tante mamme...
con calma passero' a dire le mie esperienze :bacio:
La vita si restringe o si espande in proporzione al coraggio di ognuno.
Anais Nin
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Speranza
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Post by Speranza »

PER RIE

Non riesco a capire per quale motivo le dimissioni protette funzionino solo per le mamme che hanno avuto il parto spontaneo, e quelle che hanno fatto il TC cosa fanno? Hanno altri tipi di aiuto oppure se la devono cavare da sole???
Se non hanno aiuti è assurdo perchè proprio le mamme che hanno avuto un TC avranno problemi soprattutto con la cicatrice e con i problemi che questa può causare alla mamma una volta tornata a casa...
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Rie
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Post by Rie »

Le nostre dimissioni protette sono le dimissioni precoci o quelle dei normali due giorni quando tutto va liscio, ecco perchè sono pensate solo per il parto naturale. L'assistenza del personale specializzato è prevista per pochi giorni in più. Come ti ho scritto sopra, il servizio è limitato a questo brevissimo periodo.
Non ne so molto perché non l'ho provato di persona, ma la mamma di mia conoscenza che ne era entusiasta sottolineava il vantaggio di sentirsi "nel proprio ambiente", e comunque seguita dall'ostetrica. La meno entusiasta invece lamentava la brevità della cosa, e non posso certo darle torto...
Non è che dopo una settimana, come per magia, il post partum sia finito!

Non lo fanno per il tc perchè, se ci pensi, il ricovero in ospedale è di 5 giorni, poi c'è la successiva visita per togliere i punti e controllare te e il bimbo. Ritengono probabilmente di poter monitorare ugualmente la situazione all'interno dell'ospedale.

Da quel che mi è parso di capire, io tuo è un progetto più ambizioso.
E non posso che esserne contenta!
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