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Posted: Mon Oct 13, 2008 10:52 am
by Lovely
ALL'INIZIO MI LAMENTAVO CON MIA MAMMA PERCHè NON MI SI VEDEVA LA PANCIA ANCHE SE ERO AL 3° MESE! E lei mi diceva, stai tranquilla che vedrà! e se sei come me ti diventerà enorme... e oh, mi credete che ero una bomba super allucinante dopo? qualcosa di semplicemente enorme. Io dico sempre a tutti che è vero che mi piaceva tantissimo sentire la mia baby che aveva ogni 3 ore il singhiozzo o quando mi perforava quasi un polmone...ma essere in cinta a me non piaceva proprio... forse non me la sono gidyta abbastanza anche per colpa di mia mamma e mia suocera.....magari mi rifarò col prossimo...sperando di riuscire a rimanere subito in cinta quando ci riproveremo ad Aprile.
p.s. spero di essere l'unica, ma io quando mi si è cominciata a vedere la linea nigra pensavo fossero peli....e mi sono depilata la pancia.......che cretina che sono...
Posted: Mon Oct 13, 2008 11:00 am
by Solange
E' troppo presto per risponderti riguardo alla pancia quella vera e rande... ma inizio col dirti che non vedo l'ora che si veda e pare che un pochino si inizi ad intuire.
Essendo molto sovrappeso anche io e' difficile, per chi non lo sa, distinguerla. Ma io so che questo bozzetto sopra il pube non e' ciccia ma e' il mio bimbo che cresce... fra qualche mese poi ti sapro' dire. Ma sospetto che la adorero'.
Posted: Mon Oct 13, 2008 11:57 am
by Rie
Per la seconda gravidanza ero molto serena, anzi, ho fatto fatica ad essere morigerata per contenere l’incremento ponderale entro i 10 chili o giù di lì che il ginecologo mi raccomandava.
Lo stupore per la pancia della prima gravidanza è stato più intenso, e non alieno all’apprensione. Ero turbata dall’idea del “non tornerai più come prima”. Ricordo che al corso preparto avevo manifestato disagio, tristezza, per questo. In particolare, avevo passato una giornata intera a piangere per le smagliature, comparse a dispetto dell’uso costante di prodotti di buona qualità per prevenirle.
Credo che fondamentale si sia rivelato l’atteggiamento di mio marito, tenero nelle premure ma sempre pronto a guardarmi e apprezzarmi come donna, non solo come mamma. Un atteggiamento confermato anche nella delicata fase del post-parto. Mi ha aiutata a dare per scontato di essere comunque desiderabile, e una volta messa fra parentesi la preoccupazione di non esserlo, ho potuto abbandonarmi alla meraviglia, alla dolcezza, all’accettazione di una nuova immagine. Un’immagine che ho cominciato a percepire come transitoria, senza più dare importanza ai segni permanenti che mi lasciava; anzi, proprio perché era transitoria, era preziosa, e andava vissuta attimo per attimo.