AIUUUUTOOOO ! Gordon che dice ?

Una sezione per discutere delle problematiche legate all'adolescenza dei nostri eredi.
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Paola
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Post by Paola »

babbo carmelo wrote:Quoto

Nell'ambito di un ragionamento che serve a giungere ad una decisione i genitori possono anche partire da posizioni differenti, ma è utile che trovino tra di loro - e solo tra di loro - una posizione comune,
magari mediata,
ma unitaria
e che vi si attengano.

I figli troppe volte cercano il varco
per trovare e pesare la debolezza di ognuno

e "anche tu" diventa per loro il grimaldello per cercare di fare quello che vogliono.


scusate, ma stiamo parlando di una famiglia, non della lotta a risiko.
Si presume che tutti portino alla conversazione sincerità, affetto e intelligenza, perché parlare ESCLUDENDO un figlio e fingere di essere stati SEMPRE d'accordo?

Non è più facile e sincero affrontare la questione INSIEME?
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Post by Paola »

Athina wrote:No, io invece concordo di piú con Babbo. Meglio sarebbe non lasciar intravedere uno spiraglio dove attecchire. Far capire che si puo' ragionare e cambiare idea, con le dovute motivazioni. Ma che il ragazzo veda che i genitori "litigano" non mi pare molto produttivo. A quella etá. Che giá a 4 anni sono furbi. Figurati dopo! Che poi accada é umano. Ma tendenzialmente sarebbe da evitare.


Ecco, il punto è qui: LITIGARE.

Perché la dialettica, l'approfondimento, il dibattito è per forza LITIGIO? non stiamo discutendo noi senza litigare? perché un bambino un adolescente non dovrebbe prendere parte ad un dibattito apportando il suo personale parere?

Certo che ci si deve modulare cad un linguaggio a lui comprensibile.
Certo che si deve essere aperti a dilogare (e non sempre le persone sono in grado).

Ma siccome l'esempio vale più di ogni altra cosa, io ribadisco che dare l'esempio di dialogo costruttivo sia una buona palestra alla vita, piuttosto che fingere d'essere d'accordo e magari "vivere" su due pianeti diversi.

Certo, è un esercizio molto faticoso, però fattibile.
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Post by Paola »

Solange wrote:
Io ritengo che ci debba essere un accordo tra genitori a prescindere da cio' che si pensa. Gli eventuali "conflitti" vanno risolti nel privato ma un figlio, a 4 come a 16 anni deve sentire che c'e' una continuita' educativa, e' proprio questa a farlo crescere.

.


Io e mia sorella invece siamo cresciute in una famiglia dove i genitori erano in palese disaccordo su alcuni punti, fosse solo l'orarion serale o le spese da fare.
Mai e poi mai abbiamo approfittato del fatto che babbo dicesse una cosa e mamma un'altra, arrivavamo sempre a compromessi, che soddisfavano (o ci provavano a soddifare) tutti.

Io credo che la mia famiglia sia stata la mia palestra per il "ragionamento", per l'amore per la dialettica e il confronto, tant'è che mia madre a volte mi chiede pietà perché esordisco giorno sì e giorno no con: parliamone! ahhahaha
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