a me invece sembra buon senso.
poi certo dipende molto anche dall'età del bimbo.
poi io leo al cinema non ce l'ho ancora portato. a teatro sì e non c'era il silenzio totale, non so quanto stessero fermi i bimbi (ma niente di eclatante) e anzi, lo spettacolo era strutturato in maniera tale da coinvolgerli attivamente; niente di ingessato, ma niente di "diseducativo".
credo che a 3 anni sia più importante insegnare ad apprezzare (e quindi, un domani, ad amare) cinema, teatro, biblioteche che pretendere disciplina ferrea perché "funziona così".
soprattutto per quel che riguarda le biblioteche, frequentarle fin da piccoli e viverle come un luogo dove si sta bene credo possa essere solo che positivo, in prospettiva (io ci lavoro, anche se la mia è universitaria, ma non sai quanti adulti "in soggezione" mi capitano, o quante persone che non capiscono quante opportunità si perdono a non frequentarle, ma le vivono come luoghi noiosi o "per dovere").
per quel che riguarda l'italianità del fenomeno, io invece ho l'impressione che all'estero (paesi nordici?) ci sia molta più attenzione ai bimbi e ad ambienti a loro misura che qua (ma ammetto onestamente che questa mia convinzione non si basa su chissà che elementi concreti).
Per NM di Torino Cinema con bebè
- mik
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- Mami
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Re: Per NM di Torino Cinema con bebè
mi spiace ma continuo a sostenere che se mio figlio l'altra sera al cinema avesse fatto casino non lo riporterei a breve anche perchè sarebbe segno che del film (e del cinema il generale) non gliene possa fregare di meno e quindi perchè obbligarlo a stare fermo e zitto al buio a seguire per un'ora e mezza un cartone? oppure a disturbare chi è invece
interessato?
io parto dal presupposto di cosa sia meglio per lui. ha gradito andare al cinema? bene, si ripeterà la cosa.
io per altro non ho mai forzato la cosa prima di oggi proprio perchè fosse pronto, secondo i suoi tempi, ad andare
al cinema. prima secondo me non lo era...
è che in bibblioteca si legge e si parla piano. al cinema si guarda
il film da tranquilli...se non interessa ci si alza e si và via e si discute fuori.
poi rispetto tutte le altre linee di pensiero, infatti sabato non è che ho chiesto di fare silenzio o ho sbuffato
quando c'era casino...pazienza. avrei preferito più tranquillità ma vabbè
interessato?
io parto dal presupposto di cosa sia meglio per lui. ha gradito andare al cinema? bene, si ripeterà la cosa.
io per altro non ho mai forzato la cosa prima di oggi proprio perchè fosse pronto, secondo i suoi tempi, ad andare
al cinema. prima secondo me non lo era...
è che in bibblioteca si legge e si parla piano. al cinema si guarda
il film da tranquilli...se non interessa ci si alza e si và via e si discute fuori.
poi rispetto tutte le altre linee di pensiero, infatti sabato non è che ho chiesto di fare silenzio o ho sbuffato
quando c'era casino...pazienza. avrei preferito più tranquillità ma vabbè
- caterina
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Re: Per NM di Torino Cinema con bebè
mik wrote:a me invece sembra buon senso.
poi certo dipende molto anche dall'età del bimbo.
poi io leo al cinema non ce l'ho ancora portato. a teatro sì e non c'era il silenzio totale, non so quanto stessero fermi i bimbi (ma niente di eclatante) e anzi, lo spettacolo era strutturato in maniera tale da coinvolgerli attivamente; niente di ingessato, ma niente di "diseducativo".
credo che a 3 anni sia più importante insegnare ad apprezzare (e quindi, un domani, ad amare) cinema, teatro, biblioteche che pretendere disciplina ferrea perché "funziona così".
soprattutto per quel che riguarda le biblioteche, frequentarle fin da piccoli e viverle come un luogo dove si sta bene credo possa essere solo che positivo, in prospettiva (io ci lavoro, anche se la mia è universitaria, ma non sai quanti adulti "in soggezione" mi capitano, o quante persone che non capiscono quante opportunità si perdono a non frequentarle, ma le vivono come luoghi noiosi o "per dovere").
per quel che riguarda l'italianità del fenomeno, io invece ho l'impressione che all'estero (paesi nordici?) ci sia molta più attenzione ai bimbi e ad ambienti a loro misura che qua (ma ammetto onestamente che questa mia convinzione non si basa su chissà che elementi concreti).
Le biblioteche per bambini, come dicevamo, esistono già.
Noi ne abbiamo una a Modena (molto carina ma piccola) e una a Carpi, proprio dentro al castello, in quella che era la torre dove venivano custoditi i falchi dei cavalieri.
E' un luogo bellissimo, pieno di affreschi e di cose meravigliose.
Il nome stesso è meraviglioso. Il falco magico.
Vengono allestiti spettacoli e c'è anche una bellissima ludoteca con un albero a grandeza naturale sul quale i bambini posso arrampicarsi.
Ok, ma la ludoteca è un altro discorso, mi sono lasciata inutilmente trasportare

Dicevamo della biblioteca. Come spiegavo la biblioteca è a piano terra, è di circa 100 mq, ha un piccolo teatro, tante panche, cuscini, divani, sedie, tavoli. Tutti alla loro altezza. Possono prendere libri, sfogliarli, leggerli con le mamme e, OVVIAMENTE, portarli a casa.
E' una stanza e un luogo bellissimo, una meraviglia della cittadina, per altro sempre PIENA di bambini. Quindi funziona.
L'idea ha funzionato.
Ma pensi che questi bambini possano urlare? Ma no! Pensi che questi bambini possano strappare i libri? Ma no!
Ti avvicino al mondo della biblioteca in maniera soft, ti avvicino ai libri in maniera dolce, ma alle regole che la società detta da che mondo è mondo.
Credo che pure a Babilonia i piccoli babilonesi non potessero correre avanti e indietro!