Palli wrote:E' la descrizione di Samuele, paro paro. E no, anche nel nostro caso non credo c'entri Camilla. E' sempre stato così.
Babbo Natale gli porta la Wii. Lui è contento eh però chiede "l'anno prossimo mi porta il supernintendo?" Compriamo il gelato. "Però la prossima volta prendo il frappè" Andiamo al parchetto. "Però la prossima volta andiamo a casa di Tizio".
Ora, che ha quasi 7 anni, reagisce così. Prima iniziava con la lagna infinita. Sono sincera, io per un po' reggo poi sbotto. Perchè no, non può permettersi di fare sempre così. Cacchio, una volta che sia palesemente felice senza riserve! E' un bambino estremamente fortunato, voglio ne sia consapevole. Quindi, se esagera, parto con il pippone e glielo faccio ben presente.
Ma perché fanno così?
In parte penso sia carattere ma temo che sì, un po' c'entri il fatto di avere tanto, forse troppo.
una sera abbiamo dato l'ok per un cioccolatino, quelli a forma di ovetto, piccolini. caso vuole che ne ha preso uno storto ma se n'è accorta dopo averlo aperto, così ha chiesto al papà se ne voleva uno e il papà le ha detto di no, poi ha chiesto a me e ho detto di no. insomma... doveva mangiarselo anche se storto. mezz'ora siamo stati con lei che piangeva disperata e ai nostri "mangi quello, guai a te se lo cambi" lei rispondeva "voglio darlo a papà" piangendo disperata. non sapevo se ridere o chiuderla in camera per tutta la vita.
A me capita. Cioè... a Rachele. Non ho mai dato peso alla cosa, imputando il tutto ad una caratteristica dei bambini ancora un po' piccoli. Ok la giostra... ma dopo? Dopo mi compri un ovetto? E dopo? Andiamo fuori a cena? Eh? Eh? Eh?
[b]"Non ci sono estranei, qui. Solo amici che non abbiamo ancora incontrato" (Yeats)