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allora possiamo dire che Pippi, e non solo, va letto/guardato insieme ad un adulto per far passare la parte comica?
io sono convinta che Rachele abbia compreso che Martina si meriterebbe dei calci ben assestati perchè al suo fianco ha una mamma che la "indirizza" in quel senso.
Mi chiedo però se si è divertita nel leggerlo.

comunque mi sforzerò di guardarlo o riprendere il libro e affrontarlo in maniera diversa.

Io leggevo e basta. Non ho commentato in NESSUN modo.
Poi ripeto: Martina alle spalle ha una famiglia che le fa dei cazziatoni grossi. Ma credimi che a 5 anni lo sanno che se ti getti da un tetto con un ombrello sei un pirla. Perché sei un pirla, c'è poco da fare.
Quindi non credo di aver influito.

Ho avuto però le stesse tue remore (se ricordi e se hai letto) riguardo a LE STREGHE di Dahl, autore de La fabbrica di cioccolato.
A me non solo non ha fatto ridere, ma non ho visto il lato... comico?
L'ho trovato solo grottesco.
Lo avessi letto a 8 anni lo avrei trovato comico? Non lo so.

Immagino che i libri, così come i film, possano anche non piacere. Anche se sono dei classici.

lenina wrote:

Caterina wrote:Noi abbiamo letto Martina di Poggio di Giugno, sempre della stessa autrice.
Martina è pestifera, una pensa e cento ne fa.
Rachele ha 5 anni e ha compreso che Martina si meriterebbe dei calci ben assestati. Non ha pensato che fosse una furbata lanciarsi dal tetto. Anche se, per amor di verità, nel romanzo Martina è sempre rimproverata. Quindi, insomma, la morale è più presente.

Tu leggi tanto.
I libri che leggi hanno tutti una morale?
Siamo sicuri che usare i libri come strumento educativo spinga poi i bambini a leggere?

Pippi è divertente fa ridere. è bello leggere per ridere no? (o per piangere per emozionarsi..)

secondo me il succo è tutto qui.

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