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Per quanto riguarda faglie vecchie e nuove, bisogna purtroppo tener presente che, vista la deriva inesorabile dell'Africa verso l'Europa, i terremoti in Italia ci saranno sempre, come ci sono sempre stati. Ciò che deve cambiare è la cultura della sicurezza. Il Giappone dimostra che, con adeguate costruzioni, un terremoto del 6° grado può essere solo una seccatura: libri che cadono dagli scaffali, un po' di polvere e una pausa nel lavoro/scuola. Non mi sembra, però, che si vada in questa direzione purtroppo.

Trilli wrote:Per quanto riguarda faglie vecchie e nuove, bisogna purtroppo tener presente che, vista la deriva inesorabile dell'Africa verso l'Europa, i terremoti in Italia ci saranno sempre, come ci sono sempre stati. Ciò che deve cambiare è la cultura della sicurezza. Il Giappone dimostra che, con adeguate costruzioni, un terremoto del 6° grado può essere solo una seccatura: libri che cadono dagli scaffali, un po' di polvere e una pausa nel lavoro/scuola. Non mi sembra, però, che si vada in questa direzione purtroppo.

Sagge parole

Io credo che dovrebbero rimanere in piedi almeno le case costruite negli ultimi 10 anni.
Sentivo qualche tempo fa dell'ospedale di Udine (non so quale, né quanti ce ne siano), costruito in un modo che non dovrebbe crollare.