Patrizia, ci credi che te lo volevo chiedere sul tuo blog?
Hai TROPPO la faccia da scout!
Ecco perchè mi piaci così tanto!
E' inutile, noi scout ci riconosciamo ovunque.
Per quanto riguarda il divorzio, qui a Modena chi divorzia viene allontanato. Non sempre chi convive. Io sì , comunque.
Rimango comunque dell'idea che sia una scelta educativa saggia e corretta, anche nonostante alcuni cambiamenti apportati negli ultimi anni...che li hanno resi meno rigidi di una volta...ai miei tempi...ehhhhhhhh..
scelte educative
- caterina
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Voglio dire la mia anch'io, mia figlia fa uno sport a livello agonisto (pattinaggio artistico a rotelle) ed ha iniziato quando aveva 5 anni quindi sono ormai 7 anni che lo pratica, devo dire che quando ha iniziato (prima della scuola) ovviamente era piccola che non era in grado di valutare l'importanza dello sport per il fisico ma sicuramente ha apprezzato la socializzazione, lei era una bimba molto chiusa che non dava confidenza agli altri, ma frequentando la pista si è dovuta "adattare" a stare con gli altri, a rispettare le regole e le opinioni/esigenze di tutti e a confrontarsi anche con gli altri, questo ha fatto si che crescendo ha imparato che gli altri (coetanei o adulti che fossero) non erano diversi da lei, quindi si è abituata ad accettare regole diverse dalla sue quando era in giro e quindi a confrontarsi con gli altri. Nella società poi devo dire che le allenatrici hanno un metro di importanza giusto cioè non ci sono preferenze per nessuno tutti gli atleti sono uguali da quello che vince sempre all'ultimo arrivato e questo ha fatto si che anche tra i "ragazzi" si sentano parte di un'unico gruppo dal più piccolo al più grande, dal più bravo a quello meno e sinceramente tra loro c'è molta complicità. Devo dire onestamente che l'impegno di mia figlia (allenamenti per 14 ore alla settimana + gare ecc.) è sicuramente duro per lei perchè deve conciliare scuola con sport e per cercare di farli bene tutti e due non si può perdere tempo davanti alla tv, però credo che questa esperienza di vita la ricorderà sempre (è spesso in giro ma si diverte anche!) è ovvio che l'impegno non è solo il suo, anche noi genitori ovviamente siamo coinvolti e quindi sono "sacrifici" anche per noi, perchè è ovvio che se pretendi un impegno non puoi essere tu poi a dire oggi non ne ho voglia. Però io credo che in questi tempi i ragazzi è meglio saperli impegnati in una qualsiasi attività che vedereli ciondolare per le vie del centro città senza uno scopo.
- caterina
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Sport o comunità, basta che facciano qualcosa che li metta a contatto col prossimo e che insegni loro l'importanza della disciplina e delle regole imposte dalla società o da un adulto.
Quello che credo io, è che ci vuole il giusto mezzo.
Uno sport, un'attività, una cosa alla volta.
Mamma mia, io vedo tutto un trottolio di bambini e di genitori che mi viene male. Questa sì che è una cosa che un pò mi turba.
E calcio, e nuoto, e scout, e catechismo e doposcuola. Sono rincoglioniti di cose e di appuntamenti. E questo si, mi lascia molto perplessa in quanto a valenza educativa.
Quello che credo io, è che ci vuole il giusto mezzo.
Uno sport, un'attività, una cosa alla volta.
Mamma mia, io vedo tutto un trottolio di bambini e di genitori che mi viene male. Questa sì che è una cosa che un pò mi turba.
E calcio, e nuoto, e scout, e catechismo e doposcuola. Sono rincoglioniti di cose e di appuntamenti. E questo si, mi lascia molto perplessa in quanto a valenza educativa.