Posted: Mon Dec 08, 2008 5:39 am
Babbissimo Carmelo che si preoccupa del raffreddamento.
Ecco, fossi io tuo figlio avrei voluto sapere che il mio babbo si stava preoccupando della mia salute.
Facciamo che le scarpe fuori le avesse messe mio marito e io fossi quella delle scarpe dentro, avrei comunque supportato l'idea di mio marito che è questione di RISPETTO, però avrei detto apaertamente: oggi te le riporto dentro perché sei raffreddato, però non le voglio più vedere all'ingresso.
Gli avrei fatto una concessione, un regalo, si sarebbe sentito debitore la volta dopo del mio gesto carino, è sempre bello sapere che qualcuno ti pensa.
Poi magari col mio "metodo" le scarpe sarebbero rimaste fuori la volta dopo e a quel punto sarei stata io a scaraventarle direttamente in giardino riempendole prima di acqua così da creare un bello strato di ghiaccio, però sarebbe passato il principio che non ero d'accordo sul metodo usato in QUEL momento (perché non s'era pensato alla sua salute, presi dal momento di rabbia) ma questo non indicava che approvavo la maleducazione della scarpa in casa.
E hai fatto un esempio calzantissimo perché a volte in un momento di rabbia uno dei due prende una tangente "pesante" (non quella delle scarpe perché io francamente pure gelate gliele farei mettere ahhaha), però magari pensando ad una punizione eccessiva. Ma è appunto il momento di rabbia che fa vedere nero. Se l'altro coniuge, che non è accecato dall'incazzatura, riesce, mediando a trovare soluzioni più ragionevoli, che tengano conto di più fattori, troverei stupido che l'incazzato, una volta scazzato si arroccasse sulle sue posizioni, in fin dei conti tutti vogliamo l'unica cosa: il bene del figlio.
Quando si ha questa certezza, sulla scarpe congelate o meno si può discutere.
Invece volevo tornare sull'essere più morbidi.
Tu dici: io grazie a voi (che mi state rompendo i marones) sto avendo un atteggiamento più morbido ... ecco, qui credo che intervengano le dinamiche di coppia, qui mi fermerei un secondo a parlare con mio marito anche lontano da mio figlio, perché si esiste prima come coppia che come genitori.
Tua moglie sa che hai due Paole alle costole?
(detto ciò, pure io come polly, i sermoni me li faccio da sola, perché ho scelto questa strada del dualismo educativo e credo sia fattibile - ognuno credo che sostanzialmente attinga dalla sua infanzia, o fa la stessa cosa se è stato felice, o fa il contrario se è stato infelice - allora mi devo ogni tanto autoconvincere che non faremo la fine dei parenti di sole! datemi questa illusione ahahah)
PS se vi chiedete che cavolo faccio in piedi a quest'ora è che ieri pomeriggio mi sono fatta una sessione di sonno pomeridiano di ben 4 ore!
Ecco, fossi io tuo figlio avrei voluto sapere che il mio babbo si stava preoccupando della mia salute.
Facciamo che le scarpe fuori le avesse messe mio marito e io fossi quella delle scarpe dentro, avrei comunque supportato l'idea di mio marito che è questione di RISPETTO, però avrei detto apaertamente: oggi te le riporto dentro perché sei raffreddato, però non le voglio più vedere all'ingresso.
Gli avrei fatto una concessione, un regalo, si sarebbe sentito debitore la volta dopo del mio gesto carino, è sempre bello sapere che qualcuno ti pensa.
Poi magari col mio "metodo" le scarpe sarebbero rimaste fuori la volta dopo e a quel punto sarei stata io a scaraventarle direttamente in giardino riempendole prima di acqua così da creare un bello strato di ghiaccio, però sarebbe passato il principio che non ero d'accordo sul metodo usato in QUEL momento (perché non s'era pensato alla sua salute, presi dal momento di rabbia) ma questo non indicava che approvavo la maleducazione della scarpa in casa.
E hai fatto un esempio calzantissimo perché a volte in un momento di rabbia uno dei due prende una tangente "pesante" (non quella delle scarpe perché io francamente pure gelate gliele farei mettere ahhaha), però magari pensando ad una punizione eccessiva. Ma è appunto il momento di rabbia che fa vedere nero. Se l'altro coniuge, che non è accecato dall'incazzatura, riesce, mediando a trovare soluzioni più ragionevoli, che tengano conto di più fattori, troverei stupido che l'incazzato, una volta scazzato si arroccasse sulle sue posizioni, in fin dei conti tutti vogliamo l'unica cosa: il bene del figlio.
Quando si ha questa certezza, sulla scarpe congelate o meno si può discutere.
Invece volevo tornare sull'essere più morbidi.
Tu dici: io grazie a voi (che mi state rompendo i marones) sto avendo un atteggiamento più morbido ... ecco, qui credo che intervengano le dinamiche di coppia, qui mi fermerei un secondo a parlare con mio marito anche lontano da mio figlio, perché si esiste prima come coppia che come genitori.
Tua moglie sa che hai due Paole alle costole?
(detto ciò, pure io come polly, i sermoni me li faccio da sola, perché ho scelto questa strada del dualismo educativo e credo sia fattibile - ognuno credo che sostanzialmente attinga dalla sua infanzia, o fa la stessa cosa se è stato felice, o fa il contrario se è stato infelice - allora mi devo ogni tanto autoconvincere che non faremo la fine dei parenti di sole! datemi questa illusione ahahah)
PS se vi chiedete che cavolo faccio in piedi a quest'ora è che ieri pomeriggio mi sono fatta una sessione di sonno pomeridiano di ben 4 ore!