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Re: Allattare in pubblico è

Posted: Thu Jun 26, 2014 4:06 am
by pancia
Alllora forse tutto dipende davvero dall'indole (del bambino...e dei genitori). Non so perche' chi parla di routine la usi come sinonimo di schema fisso. non e' cosi per me. non ne sarei neppure capace.
Si e' parlato di non riuscire a ripetere gli stessi identici gesti col terrore che il bambino non si ritrovi e quindi non dorma. Non e' il nostro caso. Noi possiamo saltare il bagnetto se capita di attardarci. Solo che di base io glielo faccio perche' a) mi sembra una buona regola e b) ad Amelia piace (non che la rilassi, eh?! ma mi ride mentre sguazza, quindi penso che sia positivo, anche se non l'ho letto da nessuna parte, :D).
Siamo al mare da 10 giorni da sole io e lei e nonostante altre mamme mi avessero messa in guardia che "il mare li agita!", "come farai da sola se succede qualcosa?" (ma che diav..) e terrorismi simili, questa bimba non ha fatto una piega e le piace un sacco tutto: ride, scalcia, tira degli urli striduli di sano piacere, fa le linguacce (una novità fresca fresca) e soprattutto dorme di notte oltre a farsi dei pisolini di giorno, anche piu' lunghi di quelli che faceva in città. Allora un conto e' leggere dei suggerimenti su un libro magari non scientifici ma frutto dell'esperienza come quelli che qualsiasi mamma/amica puo' dare e decidere di farne tesoro se l'istinto ti dice che son buoni, un conto è prendere alla lettera qualsiasi caxata solo perche' stampata su carta. Credo che siamo tutte abbastanza intelligenti. E, approfitto per chiarire: Franz, non credo che la tua bimba spumeggiante corrisponda alla mia definizione di figli isterici, che sono quelli che si vede lontano un miglio che fanno dei gran capricci solo perche' poverini sono stanchi ammazzati ma chissa' perche' sono ancora svegli, costretti magari a stare in una pizzeria piena di luci e rumori per il piacere(?) dei (soli) loro genitori.
Osservo mia figlia (sì, per qualche tempo mi sono scritta sul quadernino le sue abitudini, e allora?) ed e' evidentemente una tipa metodica, non faccio altro che assecondarla. La Hogg mi ha insegnato (ci sarei arrivata da sola col tempo) a riconoscere quei segnali che il bimbo lancia quando e' stufo o stanco o ha fame ecc (oltre che alla utilissima tecnica di presa dell'asciugamano coi denti e le ascelle per il bagnetto eheheh).
Amelia non e' una bimba ad alto contatto, proprio come me e suo padre, peraltro, che in 20 anni non abbiamo mai dormito una sola volta abbracciati :D.
Troverei quindi assurdo andarla a svegliare mentre dorme beata solo per il mio gusto edonistico di tenermela abbracciata e annusarmela un altro po'. Sì, mi manca, ma so godere della sua presenza (e della mia fortuna) sapendola di là tranquilla mentre io posso far altro, dal riordinare allo studiare.
Infatti per quanto mi riguarda detestavo allattare quando ero prigioniera per delle mezzore per tetta anche 12 volte al giorno (avendo peraltro avuto ragadi e vasospasmo e mastite); adoro allattare da quando son solo 6 poppate da 10 minuti a tetta. Me le godo proprio.
Preferisco essere "metodica con eccezioni" piuttosto che spontanea, perche' essendo una persona disordinata e disorganizzata se indicativamente alle 19 mi muovo dalla spiaggia per cominciare la routine bagnetto-poppata-nanna sicuramente dopo riesco a farmi una doccia e cenare anch'io. Ma soprattutto perche' ho sentito piangere mia figlia quando e' troppo stanca e non riesce piu' ad addormentarsi e non e' bello, mi fa soffrire sentirla in difficolta'. Certo posso ficcarle una tetta in bocca tanto prima o poi con quella crolla ma a me non piace come metodo, preferisco vederla serena che ancora mi sorride quando la lascio nel suo lettino e dopo essersi succhiata un po' il pugnetto "cantandosi" una nenia gira la testolina e si addormenta. Non credo che Amelia pianga meno perche' rassegnata, credo che pianga meno perche' soddisfatta nei suoi bisogni primari. Poi quando le girano le balle si fa sentire eh!? Questo quadretto idilliaco puo' sballare se viene iperstimolata o se ha mal di pancia o se ha uno scatto di crescita. Di conseguenza mi adeguo.
Se avessi una bambina difficile sarei la prima a tenermela attaccata addosso tutti i giorni tutto il giorno e la notte per non farla piangere, rinunciando (necessariamente nel mio caso) al mio sonno, visto che proprio non ci riesco a dormire con lei sulla tetta anche quando lo vorrei tanto perche' come gia' detto altrove a me allattare mette sonno. ma anche sulla fascia e sul manduca lei piu' di mezz'ora non ci sta. poi vuole stare distesa comoda stravaccata sulla navicella o sul divano insomma e' cone se dicesse "mollatemi!".
Ovvio che non lascio piangere mia figlia e la hogg si rivolti pure nella tomba ma se nel cuore della notte si sveglia piangendo io la tetta gliela offro e gliela do pure, cuore di mamma! Ma prima magari provo a rassicurarla parlandole e accarezzandola, magari aveva solo fatto una scoreggina dolorosa che l'ha destata. A volte, complice proprio il fatto che sta in un'altra stanza, non ho fatto tempo a raggiungerla che si era gia' riaddormentata da sola. questa cosa quando ce l'avevo in camera il primo mese non accadeva: appena mugugnava la prendevo su, anche per non disturbare troppo il mio compagno. (sono arrivata alla conclusione che nel nostro caso fosse quasi una violenza piu' che una coccola. Ho capito che per lei esiste anche altro da cui trarre sicurezza oltre alla tetta e alla mamma. Non ha oggetti di transizione fissi, non le ho dato ciuccio, non ha ancora un gioco preferito. Mi sembra che sappia apprezzare il cuscinetto cambiato di fresco, un asciugamano intorno alla testa, o un disegno creato dalla penombra nella sua culla).

Re: R: Allattare in pubblico è "di sinistra"?

Posted: Thu Jun 26, 2014 7:22 am
by lenina
Paola wrote:"Certo posso ficcarle una tetta in bocca tanto prima o poi con quella crolla ma a me non piace come metodo"

Ecco, sono frasi come questa, che nascondono giudizi pesanti, che fanno la differenza nei tuoi discorsi simil pacati, che possono essere ribaltate e offendere altrettanto, se dette da una mamma che ha scelto un'altra strada, vedi se ti piace questa:
"certo, potrei fare l'anaffettiva con lei solo perché io è mio marito lo siamo ma non mi piace come metodo, preferisco farle le coccole prima di addormentarsi, anche se non è mia abitudine, perché so che essere accompagnati nel sonno con un caldo abbraccio è più rassicurante che farlo da soli"


Le mamme che decidono di allattare a richiesta, di offrire il seno non solo come nutrimento ma anche come coccola, non "ficcano semplicemente una tetta in bocca" per zittire il pargolo, decidono di assecondare un istinto, di rispondere con affettivitá ad un bisogno, e magari anche di dormire loro prima perché ne hanno estremo bisogno. Ricordiamoci poi che un'altissima percentuale di bambini, avendo il piloro ancora immaturo, soffre di rge lieve, ma una percentuale altissima, che in Quel goccino di latte trovano pace e la soluzione al fastidio.

Che quel che fai tu per tua figlia sia il metodo migliore per voi due, nessuno lo sta mettendo in discussione, io ne sono convintissima dato che Descrivi situazioni idilliache in cui tu potresti uscire di casa e berti uno spritz con tuo marito e lei manco si accorge perché è sempre serena e paciosa e senza bisogno di contatto umano, buon per voi, io quando mia figlia era poco coccolosa mi preoccupavo perché mi sembrava "innaturale", ma ognuno ha la sua personale percezione di affetto fisico che evidentemente proviene anche dal suo vissuto, ma che il contrario sia un metodo riassumibile in "ficcare la tetta in bocca" mi spiace ma è dispregiativo e fuorviante.

Lucia, manda tuo marito in un'altra stanza :-)))

Concordo

Re: Allattare in pubblico è "di sinistra"?

Posted: Thu Jun 26, 2014 7:26 am
by lenina
Vedi pancia il fatto è che come ha ben spiegato paola è evidente che disprezzi le situazioni diverse.
I bambini "isterici", la tetta "ficcata in bocca".
Ho l'impressione che non ti interessi conoscere le altre possibilità che ci sta.
Ci sta meno criticarle in modo così chiaro senza conoscerle