eh diciamo che il successo riproduttivo lo si ha solo nel primo caso, a livello teorico.Trilli wrote:Io credo che il legame sia personale, soggettivo.Chiara wrote:o beh ovvio che ci sono bambini "buttati via" che poi nella vita in qualche modo se la cavano, come ad esempio (racconto di mia comare che sta facendo il percorso di adozione) bambini che passano i primi anni di vita sedati a letto e che a fatica puoi recuperare, certo ci sono mille mila possibilità!Cosetta wrote:Non so, le sensazioni sono completamente diverse compresi i suoni. Non credo ad ogni modo che sia vitale riconoscere qualcosa, soprattutto se hai comunque contatto e affetto, no? A quello ti abitui subito: al calore dell'abbraccio e a quello che i tuoi sensi sentono una volta che sono liberi dal liquido amniotico
però il legame della gravidanza e del parto penso sia unico e irripetibile proprio a livello chimico, ormonale, oltre che psicologico. (tra un mese lo saprò dire meglio!)
la tizia che faceva da madre surrogata e diceva di avere ben chiaro che non fosse figlio suo e che poi non lo teneva e non lo accudiva... io dico boh... è totalmente contro le basi della biologia ecco.
Ci sono donne che dopo il parto non riescono più a separarsi fisicamente dal neonato neppure per pochi minuti
Donne che chiedono espressamente che il neonato sia allontanato, per stare sole (ex moglie di mio marito)
Donne che buttano il neonato nel cassonetto.
Fosse solo questione di biologia, non ci comporteremmo tutte allo stesso modo?
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Poi la nostra evoluzione ha portato a far sì che la prole sopravviva anche in condizioni non biologicamente ideali (dal cassonetto molte volte qualcuno lo tira fuori quel bimbo).
E che ciò non lasci strascichi e conseguenze è pura utopia, dai. Che poi la mamma inadeguata ce l'ho avuta io per prima. E in qualche modo (con tanta fatica) eccomi qua

E non è solo questione di biologia perchè siamo passati dalle foreste all'ufficio.