troppo anziani, figlia in adozione!!!!

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losbanos

Post by losbanos »

MatifraSo wrote: Secondo me le cose non sono proprio così come lo raccontano.


Spesso è così, fanno di tutto x rendere le notizie più shoccanti
franziskova
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Post by franziskova »

No, vabbè, ma sapete quanto è difficile che un minore sia decretato adottabile e i genitori naturali perdano la potestà???

Ma neanche se una mamma tossicodipendente dà alla luce un figlio in crisi di astinenza perde il bambino in automatico eh!

Chissà cos'altro c'è sotto qui..
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Allibita
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Post by Allibita »

CARLO RIMINI

Di fronte a vicende tanto dolorose, non è facile avere un’opinione. Il Tribunale è convinto, dopo approfondita istruttoria, che due anziani genitori non siano in grado di crescere la figlia e quindi ritiene che l’interesse della bimba sia quello di essere data in adozione.

Non possiamo leggere gli atti della causa, leggiamo solo la sentenza che, essendo pronunciata in nome del popolo, è pubblica. Non abbiamo dunque elementi per dire che il convincimento del Tribunale non è fondato. La motivazione poi è ampia e certo non superficiale.

Il Tribunale chiaramente afferma che l’età avanzata non è un elemento decisivo. Ricorda inoltre che i genitori, prima della nascita della figlia avevano presentato domanda per essere dichiarati idonei ad adottare un bambino e le relazioni redatte in tale occasione dagli psicologi erano state negative, ma subito precisa che anche questo elemento non è rilevante.

Ricorda che i genitori si erano sottoposti con grande tenacia a pratiche di fecondazione assistita anche in età avanzata e ciò denota una visione egoistica della genitorialità che non tiene conto dell’interesse del bambino a non avere genitori troppo anziani, ma anche questo elemento - annota il Tribunale - non è rilevante. Quale è dunque la ragione della decisione? C’è stato un episodio nel quale i genitori hanno dimostrato trascuratezza nei confronti della bambina che aveva allora pochi giorni.

I fatti non sono stati ricostruiti con precisione perché il racconto dei genitori e dei vicini di casa non coincide. La bambina è stata lasciata da sola in macchina, ma non è chiaro per quanto tempo; piangeva ma non è chiaro se fosse il pianto di una bambina disperata lasciata nell’automobile senza mangiare per ore, oppure il pianto normale di un bimbo piccolo lasciato solo per qualche minuto.

I vicini dicono che il pianto era straziante e - annota il giudice - non si vede perché debbano enfatizzare la realtà. È una considerazione ragionevole. Il Tribunale non si è fermato a questo episodio ed ha sottoposto i genitori ad un approfondito esame psicologico finalizzato ad accertare la loro capacità genitoriale: i consulenti nominati dal giudice, sulla base del colloquio con le parti, dell’esame del loro modo di rapportarsi con la piccola, dei test psicologici effettuati, hanno manifestato molte perplessità.

Da dove viene dunque il senso di disagio che si prova nel leggere la sentenza? La bambina è stata tolta ai suoi genitori sulla base di quell’unico episodio - nel quale hanno certamente dimostrato una certa trascuratezza, anche se non è chiaro quanto grave - e di un esame psicologico fondato su test e su valutazioni soggettive.

Ma l’episodio, proprio in quanto unico, non è sufficiente: la legge dice che un minore viene tolto alla famiglia e dichiarato adottabile se è in uno «stato di abbandono». Uno «stato» è una situazione che si protrae nel tempo, è un insieme di fatti che dimostrano che i genitori non si occupano del bambino.

Proprio per questo il Tribunale ha disposto l’indagine psicologica: per valutare le probabilità che quel singolo episodio si ripeta in futuro. Ma così facendo si è superata una linea: il Tribunale deve decidere sulla base dei fatti oggettivi, non delle opinioni di un tecnico che effettua un esame sulla personalità.

Senza il conforto dei fatti ci si avventura lungo una strada incerta nei suoi esiti: lo Stato non può togliere un bambino ai genitori solo perché valuta che non siano bravi genitori.

Sarebbe uno Stato etico, un Leviatano arbitro del bene e del male.


*Ordinario di diritto privato dell’Università di Milano
[SIZE="1"][color="Green"][CENTER]Trovo molto interessante la mia parte intollerante che mi rende rivoltante tutta questa bella gente.
Che bella gente..capisce tutto..sà il motivo..ma non il trucco.[/CENTER][/color][/size]
[SIZE="2"][font="Comic Sans MS"][color="DarkSlateBlue"]"La mia famiglia si chiama Tina e Terry e quello che mi piace di più di loro è che quando litighiamo...non si fa male mai nessuno."[/color][/font] [url][/size]http://www.youtube.com/watch?v=nStHWmQClww&feature=player_embedded#at=215[/url]

[SIZE="1"]
"[color="Red"]no ormai io
penso inlingua[/color]"[/size]
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