bea wrote:Cara Ilaria, io credo che quello che descrivi lo abbiamo - chi più chi meno, chi più a lungo chi solo "di striscio" - provato un po' tutte.
E non te lo dico per sminuire il tuo stato d'animo, anzi! Ma per dirti che ti possiamo capire. Perlomeno, io mi sento di capirti, perché quello che descrivi è (molto molto amplificato) quello che ho provato anch'io per i primi anni di vita dei miei figli. La sensazione di vivere in apnea. E anch'io, come te, non ero fisicamente capace di non correre subito a casa dopo il lavoro, ed ero sempre nervosa, sempre tesa, sempre in "modalità emergenza".
Però questo è stato per il primo anno di vita dei miei bambini, forse poco più.
Non riesco ad immaginare la tensione di vivere così a lungo in questo modo.
Già il fatto che tu riesca a "vedere" la tua situazione è, a mio parere, una grande cosa.
Ha ragione Lelia, datti tempo.
E fidati, fidati che piano piano il coperchio si solleva.
Non è facile, ma un passo alla volta, un giorno dopo l'altro...
vedi il fatto è che io fino a 2 anni fa circa ero felice e non avevo alcun tipo di paranoia, vivevo la mia vita con gioia e serenità, uscivo con mio marito, mi curavo un minimo ed ero tranquilla. Poi con l'inizio dell'asilo - e della tosse di mio figlio - piano piano tutto è cambiato: ora fatico a fare tutto, non sono più capace di godermi nemmeno una pizza: la testa mi scoppia dal terrore che il bimbo si prenda qualcosa.
appena esco dal lavoro mi fiondo con angoscia a casa e ho il groppo in gola col cuore che mi batte forte per tutto il tempo che sto con mio figli.
mi sto rovinando la vita ma sto peggiorando giorno dopo giorno, senza che nessuno se ne accorga perché vivo cercando di far finta di niente, ma non conosco più una risata vera e la serenità o la tranquillità di un momento anche breve