papà sei un cojone

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
romyeale

Post by romyeale »

Io cerco di controllarmi + che posso davanti ad alessia,
spero e prego di nn sentirla mai (anche se ne ho appena postata una nel post di Chiara ahahahah)

però però....
ve ne confesso una, dopo la quale, lo so, mi menerete ahahah

qualche domenica fa, giornata stupenda.
Io ed Ale ci alziamo alle 9,30
lei va a svegliare Ivan alle 10,30 xchè vuole uscire
"Babbo andiamo a far colazione tutti assieme al bar?"
"No.. è troppo presto" risponde lui ancora dormendo... :frusta: :frusta: :frusta:

Alle 11,30, sull'orlo della crisi di nervi le dico "ALessia vai a svegliare il babbo e digli che è uno STRONZO!!! capito?? STROOO-NZOOOO"
E' andata e gliel'ha detto!!! :cisssss:



Potete biasimarmi??? :-(((
Capisco che lui lavora, io no, ed ha diritto di riposare la domenica...
però cazzo mica lavora in miniera!!! Alle 10,30 mi pare un orario più che accettabile x alzarsi e STARE UN PO' CON LA PROPRIA FAMIGLIA, NO??? :frusta:
Athina

Post by Athina »

rufy wrote:credo di essere un po' eccessiva, quindi non sto tirando la morale a nessuno, pero' le parole forti sulla bocca di Carla mi darebbe fastidio sentirle
(anche se sono pronta, perche' so che me le dira' prima o poi!)


ecco, sono cosí anch'io.

ma sono meno pronta a sentirle, nel senso che so che quando andrá all'asilo succederá.... ma non sono per niente contenta.
Anche se é un maschietto, sulla bocca di un fanciullo proprio mi stonano, perché in genere mi stonano anche su un adulto.
Uso la parola stonare, nel senso che secondo me, sarebbe meglio non esistessero le parolacce. Poi, ogni tanto le uso anche io,quando sono arrabbiata.

Anzi, vi racconto un aneddoto per farvi capire che stupidina sono stata.
Andavo alle medie. Tutti i miei compagni di classe dicevano le parolacce.
Io ancora non ero solita dirle. E siccome mi sentivo diversa, anzi, no diversa, sta cosa mi faceva sentire bambina rispetto a loro... mi imposi di dirle anch'io. Ricordo ancora perfettamente che quando le pronunciavo mi davo fastidio da sola, le trovavo innaturali e stonate (su una ragazza poi ancora peggio) ma insistevo. Finché mi abituai e divennero parte del linguaggio comune (ovviamente solo con gli amici).
Ma poi sono tornata a livelli normali, dove mi uscivano solo nei momenti di rabbia. Peró penso che se non mi fossi fatta quella violenza, perché davvero mi sono fatta da sola violenza psicologica, ora non le direi mai e ne sarei piú contenta.

Vabbé, vediamo il lato positivo, piuttosto che spaccare le cose, nei momenti di rabbia, preferisco far uscire un parolone. Tanto si sa che é uan reazione alla sofferenza, una sorta di autoprotezione verso la sofferenza, e non cattiveria. Almeno, chi mi conosce, lo sa.

ah, i paroloni che raramente micapita di usare sono: stronzo, vaffan...
e quando proprio proprio mio marito mi fa perdere la testa un testa di...

ma non sono contenta per niente quando nella debolezza della rabbia li dico. e penso sempre che se ai tempi delle medie non fossi stata cosí stupidina, ora non direi nemmeno quelle, seppur raramente.
Locked