Io non la vivo come sfida ma capisco che sperimentano come gioco e non si rendono conto del pericolo
[url=http://<a href="http://lilypie.com/"><img src="http://lbff.lilypie.com/jaBpp1.png" width="400" height="80" border="0" alt="Lilypie Breastfeeding tickers" /></a>][url=http://lilypie.com/][/url][/URL] 15 ottobre 2009 due anni di tetta!:tettonaesaurita:...e la storia continua....
lenina wrote:Per avere la certezza dei motivi bisognerebbe che si ricordassero e ci spiegassero all'età in cui sarebbero in grado. Ma perché accettare la spiegazione più negativa (sfida al genitore cosa che implica comunque qualcosa di negativo)
ma non è negativa, è sfida in senso di sperimentazione del divieto del genitore o educatore che sia. Tra l'altro a volte è più facile che rispettino i divieti degli altri che quelli dei genitori.
La parola sfida è di per se negativa. Prevede una lotta di forza in cui qualcuno esce perdente
Beh, nella sfida non c'è sempre un soccombere di uno sull'altro. Sfida è anche vedere dove sono i limiti, come quando provano a camminare e arrivano sempre un po più in là