Posted: Sat Jun 30, 2007 6:37 am
Cara Ross,
è un po' che leggo e rileggo il tuo post, e mi rendo conto che fatico a risponderti perché ho la "coscienza sporca" :shifty:, e sensi di colpa/inadeguatezza alla rovescia.
Ti devo infatti confessare che dinanzi ai comportamenti "asociali" di Alex ho fatto una distinzione, fra quelli intollerabili e quelli tollerabili, anzi manifestazione della sua personalità. I tollerabili, a titolo di esempio: il rifiuto di raccontare la sua giornata, fasi di timidezza estrema, quasi una caricatura vista la sua abituale natura socievole, ovvero il rifiuto di rispondere alla domanda della passante di turno (specie quando trattasi di cag@te tipo "vuoi bene al tuo fratellino?"), o ancora l'allergia al bacino a comando.
Fra gli intollerabili, invece, ho annoverato il non dire per favore e grazie e l'indisponibilità a rendere un favore in un momento di bisogno di un'altra persona. Insomma, un paio di punti fissi formali e un minimo di altruismo.
Su questi, non sortendo alcun effetto il buon esempio in famiglia, le spiegazioni, la persuasione delicata, la lode del positivo, sono intervenuta in maniera molto tradizionale: il collegio inglese autoritario e non Marcello Bernardi.
Difficilmente mi preoccupo di come Alex venga percepito, ad esempio quando al supermercato fa casino e ci guardano storto, coloro che forse non ricordano più/non hanno capito veramente come sono i bimbi.
Ma ci sono cose che non accetto IO.
Le ho corrette senza troppo riguardi.
Credo comunque che i risultati positivi dipendano in larga misura dal carattere.
Con Alex ci sono riuscita, con Daniele di Fede probabilmente non ce l'avrei fatta.
Perciò, se non vuoi e non puoi farti signorina Rottenmeier come me, pensa che la travolgente Lunina non avrebbe reagito nemmeno a questo ;)
è un po' che leggo e rileggo il tuo post, e mi rendo conto che fatico a risponderti perché ho la "coscienza sporca" :shifty:, e sensi di colpa/inadeguatezza alla rovescia.
Ti devo infatti confessare che dinanzi ai comportamenti "asociali" di Alex ho fatto una distinzione, fra quelli intollerabili e quelli tollerabili, anzi manifestazione della sua personalità. I tollerabili, a titolo di esempio: il rifiuto di raccontare la sua giornata, fasi di timidezza estrema, quasi una caricatura vista la sua abituale natura socievole, ovvero il rifiuto di rispondere alla domanda della passante di turno (specie quando trattasi di cag@te tipo "vuoi bene al tuo fratellino?"), o ancora l'allergia al bacino a comando.
Fra gli intollerabili, invece, ho annoverato il non dire per favore e grazie e l'indisponibilità a rendere un favore in un momento di bisogno di un'altra persona. Insomma, un paio di punti fissi formali e un minimo di altruismo.
Su questi, non sortendo alcun effetto il buon esempio in famiglia, le spiegazioni, la persuasione delicata, la lode del positivo, sono intervenuta in maniera molto tradizionale: il collegio inglese autoritario e non Marcello Bernardi.
Difficilmente mi preoccupo di come Alex venga percepito, ad esempio quando al supermercato fa casino e ci guardano storto, coloro che forse non ricordano più/non hanno capito veramente come sono i bimbi.
Ma ci sono cose che non accetto IO.
Le ho corrette senza troppo riguardi.
Credo comunque che i risultati positivi dipendano in larga misura dal carattere.
Con Alex ci sono riuscita, con Daniele di Fede probabilmente non ce l'avrei fatta.
Perciò, se non vuoi e non puoi farti signorina Rottenmeier come me, pensa che la travolgente Lunina non avrebbe reagito nemmeno a questo ;)