Sole... non ho esercitato il diritto di non leggere! Ho invece assaporato ogni parola del tuo post.
Al confronto, credo che la nostra sia una storia d'amore di poco momento e ben poca avventura.
Avevo 19 anni, avevo appena lasciato un ragazzo impossibile, maniacalmente razionale, esaltato marxista-leninista che mi trovava troppo borghese (??) per i suoi gusti, propenso a credersi un dio e a trattarmi da decerebrata.
Dunque avevo ben poca voglia di iniziare una nuova relazione, e assolutamente nessuna voglia di uscire per una serata di svago. Figurarsi poi di uscire con la gente che mi aveva proposto il mio compagno di banco!
Per la casualità dell'accaparramento dei banchi al liceo, determinata essenzialmente dalla strategia per meglio copiare i compiti in classe di greco, a me, romantica amante della letteratura ottocentesca e della musica dark, era capitato una specie di nerd pioniere dei computer. Il quale, quel giorno, mi offriva un'uscita con pionieri del suo stampo, informatici che comunicavano via bbs, una sorta di antenato di internet, e facevano un raduno quella sera.
Credo di avere accettato solo perché la prospettiva del tenente colombo + cena coi genitori a casa mia non mi esaltava.
Così, il nerd passa a prendermi con la sua Diane.
Salgo scazzata.
Giunti al luogo dell'appuntamento...
...scendo fulminata.
All'istante.
Due languidi occhi verdi che mi fissano, e sono perduta.
Lo stesso accade a lui, quando vede scendere dalla Diane la nerovestita ragazza coi capelli lunghi.
Ehi Sole! La mia vena da romanzo harmony considera il colpo di fulmine un dogma.
Ma in effetti anche per chi ne fa in astratto una religione, quando capita in concreto è sconvolgente.
Di parole, quel giorno... nonché per i giorni, mesi, anni successivi, non ce ne sono state molte.
Il nostro è sempre stato un rapporto di passione e silenzi.
Un incontro sensuale fra intelletti estranei.
Un equilibrio che per 15 anni, chissà per quale alchimia, si è conservato intatto, nonostante due figli, la prosaica realtà, la ruga incipiente e il capello bianco in agguato.
Temo, questo sì, che l'incantesimo in futuro si spezzi, e l'estraneo amatissimo che ho sposato smetta di essere amatissimo e resti estraneo.
E' un timore che mi fa vivere sul filo del rasoio, pur nell'assoluta serenità del matrimonio]
Non so nemmeno che dire... io credo che la tua storia sia bellissima, mi hai fatto venire i brividi perchè quella sensazione di vivere sempre sul filo del rasoio la conosco bene e credo sia una prerogativa di chi è così tanto innamorato da chiedersi se davvero possa durare. I presupposti ci sono... non dare nulla per scontato!
