Posted: Sun May 18, 2008 8:02 am
Ciao eccomi qua,
grazie per la vostra solidarietà è davvero importante non sentirsi soli.
Vi racconto la mia esperienza: Sergio è nato con parto naturale dopo un travaglio brevissimo. All'1 e 30 del mattino mi rompono le acque alle 3 e 45 entro in sala parto alle 3 e 55 partorisco. Rivedo mio figlio dopo 7 ore perchè va in incubatrice, per quale motivo? non l'ho mai saputo, e ogni volta che apre la bocca ci infilo la tetta dentro tutto da sola perchè dal nido portano i bambini come pacchi postali, li depositano e scappano. Nonostante tutto dopo 2 giorni mi sveglio con due supertette da primato, io che ho una terza scarsa e sono strafelice perchè penso che è andata, mio figlio ciuccia e dorme. Mi dimettono dopo 4 giorni senza nessuna istruzione per l'uso e senza neanche darmi appuntamento per una visita di controllo. Per avere il pediatra dalla ASl occorrono certificati che arrivano dopo molti giorni così vado da un pediatra privato che pesa mio figlio e dice che non ha recuperato neanche il calo fisiologico mi dice di tornare dopo 3 giorni per una nuova pesata; dopo i fatidici 3 giorni Sergio ha messo 20 grammi, il Pediatra mi dice che non ho per niente latte, devo passare all'artificiale: fine dell'allattamento, in più mi terrorizza dicendomi che è nato in un periodo disgraziato con il picco dell'influenza e una epidemia di bronchiolite in giro " Signora stia attenta con la bronchiolite si muore" e io smetto di respirare. Ho vissuto così per un tempo imprecisato con la sensazione che da un momento all'altro sarebbe successo qualcosa di brutto con uno sconvolgimento ormonale che mi impediva di pensare. Poi piano piano ho riacquistato la lucidità e ho capito che avevo incontarto la persona sbagliata: è vero che mio figlio non cresceva, ma è anche vero che non perdeva peso quindi qualcosa dal mio seno prendeva, se il pediatra mi avesse detto comunque di insistere, se avesse magari dato un'occhiata a come si attaccava e ciucciava, se... se... se... tutti questi se hanno preso a ronzarmi nella testa e sono diventati un tormento. Ho cambiato pediatra e ho provato a riprendere l'allattamento interrotto, ma dovevo attaccarlo quasi di nascosto perchè ogni volta vedevo brutte facce (i miei familiari ) che mi rimproveravano di fare ingurgitare troppa aria a mio figlio che ciucciava dal mio seno vuoto. Alla fine ho mollato ed è qui che entra il mio senso di colpa. Lo so che con un primo figlio è tutto difficile, che dopo aver partorito si è fuori di sè per un bel pò, che è importante avere in torno gente positiva, ma ho la certezza che se avesssi mandato tutti a cagare avrei potuto fare almeno un'allattamento misto. Ci vorrà del tempo ancora per superare stà cosa ma ce la farò.
Ora so di avere la possibilità di parlare con delle persone che capiscono, ci sentiremo spesso.
Ciao
Monica
grazie per la vostra solidarietà è davvero importante non sentirsi soli.
Vi racconto la mia esperienza: Sergio è nato con parto naturale dopo un travaglio brevissimo. All'1 e 30 del mattino mi rompono le acque alle 3 e 45 entro in sala parto alle 3 e 55 partorisco. Rivedo mio figlio dopo 7 ore perchè va in incubatrice, per quale motivo? non l'ho mai saputo, e ogni volta che apre la bocca ci infilo la tetta dentro tutto da sola perchè dal nido portano i bambini come pacchi postali, li depositano e scappano. Nonostante tutto dopo 2 giorni mi sveglio con due supertette da primato, io che ho una terza scarsa e sono strafelice perchè penso che è andata, mio figlio ciuccia e dorme. Mi dimettono dopo 4 giorni senza nessuna istruzione per l'uso e senza neanche darmi appuntamento per una visita di controllo. Per avere il pediatra dalla ASl occorrono certificati che arrivano dopo molti giorni così vado da un pediatra privato che pesa mio figlio e dice che non ha recuperato neanche il calo fisiologico mi dice di tornare dopo 3 giorni per una nuova pesata; dopo i fatidici 3 giorni Sergio ha messo 20 grammi, il Pediatra mi dice che non ho per niente latte, devo passare all'artificiale: fine dell'allattamento, in più mi terrorizza dicendomi che è nato in un periodo disgraziato con il picco dell'influenza e una epidemia di bronchiolite in giro " Signora stia attenta con la bronchiolite si muore" e io smetto di respirare. Ho vissuto così per un tempo imprecisato con la sensazione che da un momento all'altro sarebbe successo qualcosa di brutto con uno sconvolgimento ormonale che mi impediva di pensare. Poi piano piano ho riacquistato la lucidità e ho capito che avevo incontarto la persona sbagliata: è vero che mio figlio non cresceva, ma è anche vero che non perdeva peso quindi qualcosa dal mio seno prendeva, se il pediatra mi avesse detto comunque di insistere, se avesse magari dato un'occhiata a come si attaccava e ciucciava, se... se... se... tutti questi se hanno preso a ronzarmi nella testa e sono diventati un tormento. Ho cambiato pediatra e ho provato a riprendere l'allattamento interrotto, ma dovevo attaccarlo quasi di nascosto perchè ogni volta vedevo brutte facce (i miei familiari ) che mi rimproveravano di fare ingurgitare troppa aria a mio figlio che ciucciava dal mio seno vuoto. Alla fine ho mollato ed è qui che entra il mio senso di colpa. Lo so che con un primo figlio è tutto difficile, che dopo aver partorito si è fuori di sè per un bel pò, che è importante avere in torno gente positiva, ma ho la certezza che se avesssi mandato tutti a cagare avrei potuto fare almeno un'allattamento misto. Ci vorrà del tempo ancora per superare stà cosa ma ce la farò.
Ora so di avere la possibilità di parlare con delle persone che capiscono, ci sentiremo spesso.
Ciao
Monica