quando un pianto e un capriccio?

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Azur
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Post by Azur »

Il capriccio è una richiesta che non ha ragione logica, neanche se trasposta alla logica del bambino.
ES: non voglio dormire perchè in camera c'è il lupo. Per un adulto è una cosa senza logica, per un bambino la logica ce l'ha, quindi non è un capricio.

ES: Non voglio i pantaloni verdi perchè sono lunghi: Fuori fanno venti gradi sotto zero, i pantaloni te li metti lunghi, se non li vuoi verdi vediamo se ti si puo' accontentare, compatibilmente con il tempo a disposizione, l'organizzazione e quel che c'è nell'armadio

Ma secondo me neanche il volere i pantaloni corti (o quelli sporchi, o quelli che sono in cima all'armadio e ora non c'è tempo di prenderli) sono un capriccio (fino a una certa età), perché comunque da dentro casa il freddo non si sente e il senso del tempo e la consapevolezza degli impegni successivi non ce l'hanno...

Per me capriccio è ad es. il non accontentarsi mai:
esempio fresco di ieri pomeriggio: il lunedì abbiamo stabilito insieme che è il giorno in cui può scegliere un regalino, un gormito, un giornalino, insomma, quello che vuole, entro un certo prezzo.
25 minuti davanti all'edicola, studiamo pro&contro&prezzi di TUTTO quello che è esposto, sceglie. Gli chiedo tre volte se è sicuro di quello che ha scelto e pago.
Apre il giornalino, tutto contento; tempo 3 minuti, pianti e scenate perché era un altro quello che voleva....
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lenina
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Post by lenina »

Poi i "no" (metto fra virgolette perchè non è che capiscano i no) a volte servono a 6 mesi.

Cioè se Lorenzo mi strappa i capelli glie li tolgo di mano.

Lui urla...gli do un giochino e si distrae ma all'inizio urla...rimane il fatto che non può strapparmi i capelli...come non posso lasciare che tiri giù la tovaglia se è in braccio a tavola o che prenda il piatto.

Non perchè i suoi siano capricci..semplicemente perchè anche se si arrabbia non può strappare capelli o rompere piatti per sentire il rumore :cisssss:
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)

http://franceefamiglia.com/



Mamma di Lorenzo: 04/12/2007 e di Marzia (ex parassitina poi BIMBA BUFFA ora BIMBA PAZZA) 27/12/2010



“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”.
Carlos Gonzales.
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Post by Azur »

Ma allora volere la forbice non è un capriccio è un desiderio magari motivato (anche se noi non lo capiamo) che non possiamo soddisfare per un motivo.

infatti, secondo me non è un capriccio questo.

Un desiderio che non si può esaudire per motivi di sicurezza, ma non un capriccio immotivato
(così come il classico tagliare le tende della mamma, o i capelli della sorella, sono in genere tentativi di esplorazione e di sperimentazione)

Che poi la sicurezza ovviamente venga prima di tutto è un altro discorso...
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Post by lenina »

[quote="Azur"]

Per me capriccio è ad es. il non accontentarsi mai:
esempio fresco di ieri pomeriggio: il lunedì abbiamo stabilito insieme che è il giorno in cui può scegliere un regalino, un gormito, un giornalino, insomma, quello che vuole, entro un certo prezzo.
25 minuti davanti all'edicola, studiamo pro&contro&prezzi di TUTTO quello che è esposto, sceglie. Gli chiedo tre volte se è sicuro di quello che ha scelto e pago.
Apre il giornalino, tutto contento]

Ma anche qua...anche io quando devo scegliere fra varie opzioni mi pento spesso.

Solo che non lo dico...solo che non piango...i bimbi in questo sono più sinceri :D
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“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”.
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Post by Azur »

questo è vero com'è vero che i giorni in cui si è più calme si riesce quasi empaticamente a capire cosa c'è dietro al capriccio.
E' un periodo in cui cedo ai capricci di Jacopo solo perchè mi dice mamma ti prego e poi fà le manine giunte, giuro ho ceduto una volta anche allo spuntino pre-pasto per cui sono sempre stata irremovibile

I giorni in cui si è più calme
e anche quando si passa più tempo con loro (che quando sono piccolissimi è sempre molto, ma quando sono più grandi diminuisce, e spesso non si hanno tutte le informazioni di "background" che servono per decodificare alcuni comportamenti, ad es. come è andata la giornata, cosa hanno fatto e con chi, che scontri hanno avuto con i compagni, ecc.)

PS: Lella che cede sul pre-pasto è da segnare sul calendario NM :D :D
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Post by laste »

lenina wrote:
lavinia wrote:
lenina wrote:Con quale criterio è giusto dire no?

Cioè no perchè è educativo?

O solo no motivato (troppi dolci fanno male, non ci sono soldi, non è realmente possibile dire sì per 1000 motivi)?


quoto la definizione di capriccio di luvetta
ad esempio:dario quando e' stanco piange e vuole venire in braccio?
quello per me non e' un capriccio,e' stanchezza,e in genere lo assecondo.se posso
Dario vuole la forbice,o la forchetta,o un sacchetto di nailon?Dario si attacca :D
In genere io dico di no per un motivo,non per scopi educativi.
Mangiare fuori orario non e' una buona abitudine
non andare a letto se si e' distrutti non e' una buona abitudine
fare una passeggiata e' una buona abitudine,ma se sei stanco perche' arrivi da una faticosa giornata di asilo non ti obbligo
insomma dipende da ogni singola situazione


Tutto giustissimo.
Ma allora volere la forbice non è un capriccio è un desiderio magari motivato (anche se noi non lo capiamo) che non possiamo soddisfare per un motivo.


si
il motivo della sicurezza un bambino non lo capisce
ne' il motivo del mangiar sano
in efftti ho fatto un pessimo esempio come capriccio,e in effetti l'eta' di dario fa si che pochissimi casi possano essere capricci :D
pensiamo a Ruggero:il capriccio e' fare una scenata madre se gli dico fuori dalla materna:"ho dimenticato la merendina andiano a comprarla al bar" (50 m)"la voglio SUBITOOOOOOOO"
ecco,a 4 anni sa cosa vuol dire aspettare 3 -4 minuti la merendina alle 16 a 4 ore dal pasto
io lo considero capriccio
ORA
i pianti di fame di Dario no,per l'eta' che ha
Ruggero 8 maggio 2004,Dario 14 maggio 2007,[color=magenta]Irene 17 dicembre 2010[/color]
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Quando sei nato non puoi piu' nasconderti
e quando sei genitore ancora meno
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Post by laste »

lenina wrote:
Azur wrote:
Per me capriccio è ad es. il non accontentarsi mai:
esempio fresco di ieri pomeriggio: il lunedì abbiamo stabilito insieme che è il giorno in cui può scegliere un regalino, un gormito, un giornalino, insomma, quello che vuole, entro un certo prezzo.
25 minuti davanti all'edicola, studiamo pro&contro&prezzi di TUTTO quello che è esposto, sceglie. Gli chiedo tre volte se è sicuro di quello che ha scelto e pago.
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Solo che non lo dico...solo che non piango...i bimbi in questo sono più sinceri :D


si,ma non capisco il discorso:posto che economicamente non puoi sostenere tutte le esigenze di un bimbo,posto che l'hai seguito per mezz'ora perche' scegliesse cio' che voleva,una volta che si pente,quale dovrebbe essere la tua reazione?
considerarla un'esigenza logica e quindi assecondarlo?
non capisco se stai dicendo questo o ammettendo semplicemente che anche tu fai capricci :D
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Post by Azur »

LENINA
Ma anche qua...anche io quando devo scegliere fra varie opzioni mi pento spesso.

Solo che non lo dico...solo che non piango...i bimbi in questo sono più sinceri

ahah, parli con un'indecisa cronica, per me scegliere è terribile :D
Ma cmq secondo me di capriccio si tratta, dato che ha 4 anni e lo scegliere in quel modo è alla sua portata.
E imparare che le proprie scelte e azioni hanno conseguenze lo trovo non solo giusto ma anche educativo.
(poi nel caso specifico è il soggetto che non è mai contento di nulla, se gli avessi preso anche il secondo giornalino ne avrebbe voluto un terzo, ecc. ecc.)


Ecco, Lav, quello della merendina anche per me è capriccio (vero che Dario è troppo piccoletto ancora ;) )
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