vietta wrote:dalle risposte che mi avete dato sembra che l'altro metodo sia bocciato alla grande......nessuno convinto del contrario ????
No, molto semplicemente perchè sono pochissime le donne che allattando a orario riescono anche ad allattare a lungo.
Esistono ma sono pochissime.
L'allattamento a orario non garantisce l'adeguarsi delle produzione di latte alle necessità del bambino.
Se in una poppata il bimbo non riesce a prendere quello che gli serve (magari perchè ha avuto un aumento di crescita) e non gli si rida il seno prima di tot ore non riuscirà a stimolare il seno abbastanza da poter far aumentare la produzione.
Ancora peggio quando oltre ad allattare a orario si limita il tempo di attacco a ciascun seno, in questo caso far adattare la quantità di latte alla necessità è quasi impossibile e entro i 3 mesi (scatto di crescita) si finisce per ricorrere alle aggiunte (mentre sarebbe sufficiente lasciare il bimbo libero di ciucciare)
Il latte si produce per domanda -offerta, se non si permette al neonato di domandare la giusta quantità di latte, l'offerta non si regolerà di conseguenza.
Non lo dico io eh, lo dice l'oms
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)
http://franceefamiglia.com/ Mamma di Lorenzo: 04/12/2007 e di Marzia (ex parassitina poi BIMBA BUFFA ora
BIMBA PAZZA) 27/12/2010
“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”.
Carlos Gonzales.
Tratto da "Besame Mucho"