acqualimpida wrote:so che siamo in ballo in modo diverso ma ti dico comunque come mi sento..da un lato non vorrei vedere nessuno, parlare con nessuno, stare sola con il mio dolore e la mia rabbia..dall'altra anche io vorrei che le persone più vicine mi "trascinassero" (nello specifico il mio compagno)..vorrei che prendesse lui certe decisioni e certe iniziative..come se io fossi talmente assorbita emotivamente da non avere le forze di fare altro..quindi penso che tu possa davvero farti coccolare all'infinito..un abbraccio..per qualsiasi cosa possiamo sentirci anche in mp..
ma anche tu all'inizio eri completamente assorbita? come se nient'altro avesse importanza? come avere un unico pensiero? sono stanca
io invece ho voglia di uscire, vedere gente, godermi le luci del Natale, passeggiare per le vetrine e fare acquisti.
Ma non da sola.
Ho bisogno di ALLEGRIA, di SORRISI, di LUCE.
Quando ci hanno diagnosticato l'infertilità è stata una doccia fredda, sporattutto con alle spalle un concepimento naturale.
Mi sono chiesta più volte "perchè a noi", ho letto molto, studiato i casi, ero reattiva e combattente.
Perchè "ok, è capitato a noi, ma se è così è perchè noi lo possiamo affrontare", e quindi ho iniziato a fare visite, vedere medici, esami, prelievi, ecografie.
E anche mio marito.
Siamo stati rivoltati come due calzini.
Ogni tanto c'erano momenti di scofnorto per visite particolarmente "invasive", per essere costretti a spogliarci di ogni pudore, per gli amici che annunciavano nuove gravidanze e invece tu pianificavi la prossima visita con l'ennesimo dottore.
Ma questi momenti passano e devo dire, tutto sommato, riuscivo a farli passare in fretta.
Ho trovato una forza, delle risorse che non pensavo di avere.
E così passavano i mesi, con la speranza, con alti e bassi che per fortuna erano alternati tra me e mio marito.
Ma devo dire che erano più gli alti, i progetti, l'unione che questa situazione ha portato nella mia famiglia.
Tante volte ho avuto a che fare con persone idiote...ma ormai "non mi curo di loro ma guardo e passo".
Fino al momento clou.
LA CRISI.
C'è stata acqua, e ne sono uscita da poco.
Mi sono chiusa con il mondo intero, incazzata perchè io ne ho voglia, ma ne ho anche un paura fottuta e vaffanculo che sia capitato a noi, VAFFANCULO.
Mi spaventano le stimolazioni, mi spaventa il pick up...mi spaventa il risultato.
E il chiudermi al mondo mi ha fatto bene, è stato un momento di pausa, di relax, non dovevo dimostrare di essere forte per forza, è come se avessi staccato un po' la spina per riprendere fiato.
E ora sono di nuovo in pista, non mi è passata la paura, quella è fisiologica di una cosa che non conosco, ma è passata la rabbia, è passata la voglia di mandare a fanculo tutto il mondo, è tornato il sole.
E sì che è il mio pensiero preponderante, che ne sono assorbita al 100% ma tante altre cose hanno importanza.
Ha importantza il mio albero di Natale, hanno importanza i regalini per i miei amici e la mia famiglia, ha importanza il mio cane, la mia futura nuova casa.
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Più ti guardo e meno lo capisco
quale giro hai fatto
ora parte tutto un altro giro
e ho già detto tutto
quando il cielo non bastava
non bastava la brigata
eri solo da incontrare
ma tu ci sei sempre stato
quando il tempo non passava
non passava la nottata
eri solo più lontano
ma tu ci sei sempre stato
E MENO MALE CHE RIE C'E'! (E LO DICE COMUNQUE MEGLIO -Lupina docet-)
COME LO STUDIA ERIN NESSUNO MAI. (Paola M.)
Fortunate noi ad avere FEDE! (Silvi-a-)