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Eleonora

Post by Eleonora »

Nefer wrote:mi spiace per la tua amica...

sono situazioni delicate, io l'ho vissuta in prima persona e so cosa vuol dire arrivare li, in fondo...sentirsi morire dentro ed esserne consapevole...non riuscire a sconfiggere le proprie paure.

Ho avuto la forza di lottare e uscirne, forse perchè l'ho voluto io o forse perchè caratterialmente sono stata "più forte" di tante altre che non lo sono...


Hai lottato,non importano i perchè.Te ne sei resa conto, ti sei fermata, e ha deciso qual'era la strada da seguire....
E adesssssss allleeeegriaaaaa!!!guarda che due belle gnocche in sovrappeso che ci sono nel mio avatar!!!! :cisssss:
Eleonora

Post by Eleonora »

ginger wrote:Comunque questa cosa è un disturbo chiamato dismorfofobia.

Ed è quasi sempre collegata a disturbi quali anoressia e bulimia.


La dismorfofobia porta a scelte di vita drastiche ,ed entrare in un contesto psico-neurologico implica una conoscenza della persona che io non ho.
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ginger
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Post by ginger »

ELEONORA wrote:Titty questa realta la conosco benissimo purtoppo.Ho perso un'amica a 19 anni per l'anoressia.In tre anni si è consumata e spenta.
E' difficile per me entrare nella psicologia di certe persone,lo era ancor di più vent'anni fa....mi mancavano strumenti che invece ho affinato invecchiando.Nonostante tutto,qualcosa continua a sfuggirmi....mi sfugge l'istante in cui si "interrompono"le comunicazioni con la testa,mi sfugge perchè scegliere il male a discapito della felicità.Perchè scegliere la morte invece che la vita.La mia amica scelse di non lottare,qualcosa in lei era morto molto ma molto tempo prima.
Eppure non aveva problemi familiari,aveva un ottimo rapporto con i genitori che adorava e che la adoravano,aveva un fratello maggiore con cui era "culo e camicia"....e tante amiche che si sarebbero fatte in quattro per lei.
Non capìì allora e fatico anche ora.
Proprio per questo mi incazzo come un puma davanti a queste situazioni.
Mi verrebbe da darle uno schiaffone,parlarle e riportarla alla realtà.
Perchè uno si consuma l'esistenza così,alla ricerca di unpeso che non sarà mai troppo poco....e intanto la vita scivola via....
Cazzarola,abbiamo una vita sola,non sappiamo neppure quanta ne abbiamo e c'è gente che invece di curarsi, rimane in balia delle proprie paure e fobie e si lascia vivere così...condannandosi ad una non vita.


Però ti assicuro che non è detto che le motivazioni profonde che portano ad ammalarsi siano così evidenti esternamente.
Non è nemmeno detto che siano necessariamente problemi con la famiglia.

Ci tengo a sottolineare questa cosa perché la tua prima frase in grassetto sembra implicare un giudizio, nel senso che dato che aveva una bella famiglia non aveva motivo di avere problemi.
E' come che questo tipo di malattie uno se le va a cercare.
E invece sono malattie vere e proprie, che capitano.

Magari la stessa situazione a me non mi porterebbe ad ammalarmi, ma ad un altra persona sì. Ma non vuol dire che io sia migliore.

E ti assicuro che passarci e sentirsi anche giudicati per una malattia del genere, come se uno si lasciasse morire perché non ha di meglio da fare o perché non ha voglia di curarsi, non è piacevole.
Non si sceglie, si è malati e basta.
[CENTER]Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.

Ivano Fossati[/CENTER]
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