Aggiungo al volo due consigli (non richiesti :-D):
- chiedi di essere messa in regola con i voucher. È semplicissimo e almeno sei tutelata sugli infortuni e hai un minimo di contributi
- fate solo dolci che si riescono a fare, semplici e buoni fa sempre bene.
Se vedi che lavorare lì ti fa star male o ti istristisce, molla.
Un posto che non mi piace
- Lucia76
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Re: Un posto che non mi piace
Eccomi.
Cerco di rispondere a tutte senza quotarvi.
-Messa in regola non esiste, neanche con i voucher perché non se lo possono permettere (gira tutto intorno a questo).
-Per il lavoro fatto da casa devo chiedere. Non so cosa potrebbero dirmi, chi si occupa della cucina deve decidere su tutto, ma se ne può parlare.
-Forse mi sono spiegata male sulla questione dolci. Non decido io cosa fare. Lei mi dice cosa fare e io riproduco con mie ricette, ma ha sempre da ridire sugli ingredienti utilizzati (troppa panna, troppi tuorli, troppo burro e così via, per fare degli esempi).
-Il rischio di infortunio sul lavoro c'è sempre, ma in cucina è maggiore.
Mi sono riletta e mi sono accorta che più che altro è venuta fuori la mia lamentela sull'inadeguatezza dell'attrezzatura. Scusatemi, il problema non è questo.
Dicevo all'apertura del thread che loro non sono mai stati verbalmente violenti, ma mi hanno messo in condizioni di lavorare male. Per me era diventato un incubo andare lì. Me lo sognavo anche di notte.
Ora ho deciso che chiederò di lavorare da casa e che non voglio farmi abbindolare da loro perché in questi 2 ho visto che nulla è cambiato.
Va bene lavorare in ogni condizione, ma farmi prendere dall'ansia per €7/h non ne vale la pena.
Inoltre, come dicevo in un commento ho avuto un'altra proposta per una persona anziana e gli orari non mi permetterebbero di frequentare anche la trattoria.
Al di là di tutto questo, devo parlarne con la psicologa perché a me è tornata l'ansia.
Grazie a tutte per i consigli.
Cerco di rispondere a tutte senza quotarvi.
-Messa in regola non esiste, neanche con i voucher perché non se lo possono permettere (gira tutto intorno a questo).
-Per il lavoro fatto da casa devo chiedere. Non so cosa potrebbero dirmi, chi si occupa della cucina deve decidere su tutto, ma se ne può parlare.
-Forse mi sono spiegata male sulla questione dolci. Non decido io cosa fare. Lei mi dice cosa fare e io riproduco con mie ricette, ma ha sempre da ridire sugli ingredienti utilizzati (troppa panna, troppi tuorli, troppo burro e così via, per fare degli esempi).
-Il rischio di infortunio sul lavoro c'è sempre, ma in cucina è maggiore.
Mi sono riletta e mi sono accorta che più che altro è venuta fuori la mia lamentela sull'inadeguatezza dell'attrezzatura. Scusatemi, il problema non è questo.
Dicevo all'apertura del thread che loro non sono mai stati verbalmente violenti, ma mi hanno messo in condizioni di lavorare male. Per me era diventato un incubo andare lì. Me lo sognavo anche di notte.
Ora ho deciso che chiederò di lavorare da casa e che non voglio farmi abbindolare da loro perché in questi 2 ho visto che nulla è cambiato.
Va bene lavorare in ogni condizione, ma farmi prendere dall'ansia per €7/h non ne vale la pena.
Inoltre, come dicevo in un commento ho avuto un'altra proposta per una persona anziana e gli orari non mi permetterebbero di frequentare anche la trattoria.
Al di là di tutto questo, devo parlarne con la psicologa perché a me è tornata l'ansia.
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- Lucia76
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Re: R: RE: Re: Un posto che non mi piace
Decisamente se ti mette ansia o incubi allora stanne alla larga, non ne vale la pena. Se vuoi provare da casa detta le tue condizioni e se sta bene ad entrambi provate. Altrimenti pace, arrivano altre proposte come vediTropical wrote:Eccomi.
Cerco di rispondere a tutte senza quotarvi.
-Messa in regola non esiste, neanche con i voucher perché non se lo possono permettere (gira tutto intorno a questo).
-Per il lavoro fatto da casa devo chiedere. Non so cosa potrebbero dirmi, chi si occupa della cucina deve decidere su tutto, ma se ne può parlare.
-Forse mi sono spiegata male sulla questione dolci. Non decido io cosa fare. Lei mi dice cosa fare e io riproduco con mie ricette, ma ha sempre da ridire sugli ingredienti utilizzati (troppa panna, troppi tuorli, troppo burro e così via, per fare degli esempi).
-Il rischio di infortunio sul lavoro c'è sempre, ma in cucina è maggiore.
Mi sono riletta e mi sono accorta che più che altro è venuta fuori la mia lamentela sull'inadeguatezza dell'attrezzatura. Scusatemi, il problema non è questo.
Dicevo all'apertura del thread che loro non sono mai stati verbalmente violenti, ma mi hanno messo in condizioni di lavorare male. Per me era diventato un incubo andare lì. Me lo sognavo anche di notte.
Ora ho deciso che chiederò di lavorare da casa e che non voglio farmi abbindolare da loro perché in questi 2 ho visto che nulla è cambiato.
Va bene lavorare in ogni condizione, ma farmi prendere dall'ansia per €7/h non ne vale la pena.
Inoltre, come dicevo in un commento ho avuto un'altra proposta per una persona anziana e gli orari non mi permetterebbero di frequentare anche la trattoria.
Al di là di tutto questo, devo parlarne con la psicologa perché a me è tornata l'ansia.
Grazie a tutte per i consigli.
