Ho finito "Olive Comprese".
Devo confessarti, Elisa, che mi è parso al di sotto delle aspettative, non so se per colpe reali, per colpa dell'amica che me l'aveva magnificato, o per colpa del fatto che al settimo libro di Vitali che leggo mi sono stancata della tipica formula.
Non so... l'ho trovato più sciatto di altri nella scrittura (già di per sé non da nobel altrove), meno definito nella trama, incerto nella conclusione, e sul titolo (non ti dico niente per non spoilerizzare) non ho parole!
Di buono c'è il solito clima alla Vitali, l'Italia piccola piccola, provinciale. Persino il fascismo è trattato con levità, fra macchiette di regime, o discrete e silenziose proteste (il rifiuto del voi obbligatorio, l'aiuto a un disertore, le dimissioni date per apparenti motivi di famiglia ma in realtà per dissenso politico). C'è chi lo trova svilente, questo buonismo esteso anche al ventennio, a me invece è sempre parso... realistico, rispetto all'Italia e agli italiani :P
Poi è molto carino il personaggio del maresciallo, che viene nominato in altri libri.
Fammi sapere cosa ne pensi tu...
Buona lettura!
Andrea Vitali
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- Elisa
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bene, io comunque pensavo di leggerne uno o due al massimo dell'autore, guardando qua e là mi sembravano "simili" come intreccio della storia.
proverò Olive comprese, tanto non ho altri riscontri con altri libri dell'autore!!!
Grazie, poi ti dirò.
proverò Olive comprese, tanto non ho altri riscontri con altri libri dell'autore!!!
Grazie, poi ti dirò.
[color="#800080"]Alessia 30\09\2008[/color]
[color="SeaGreen"][SIZE="4"]Samuele 25\12\11[/size][/color]

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- ginger
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Rie wrote:
Non so... l'ho trovato più sciatto di altri nella scrittura (già di per sé non da nobel altrove), meno definito nella trama, incerto nella conclusione, e sul titolo (non ti dico niente per non spoilerizzare) non ho parole!
Di buono c'è il solito clima alla Vitali, l'Italia piccola piccola, provinciale. Persino il fascismo è trattato con levità, fra macchiette di regime, o discrete e silenziose proteste (il rifiuto del voi obbligatorio, l'aiuto a un disertore, le dimissioni date per apparenti motivi di famiglia ma in realtà per dissenso politico). C'è chi lo trova svilente, questo buonismo esteso anche al ventennio, a me invece è sempre parso... realistico, rispetto all'Italia e agli italiani :P
Poi è molto carino il personaggio del maresciallo, che viene nominato in altri libri.
Per quanto riguarda il titolo io lo trovo fenomenale invece!
Io amo Vitali per la leggerezza e come dici tu ci riconosco molta italianità, soprattutto nel restare ancorati alle piccole vicende quotidiane fatte di piccoli fatti e piccoli gesti e un fondo di bontà che ci contraddistingue. Uno spaccato di vita che molto verosimile nei sentimenti.
E poi trovo che anche i personaggi appena abbozzati rendono riescono ad uscire dalla pagine e restarti impressi.
Il fatto che siano molto simili i suoi libri tutto sommato lo trovo un pregio, la certezza di non restare delusa. Leggendoli a distanza uno dall'altro e intervallati da altre cose non li vivo come serie.
[CENTER]Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.
Ivano Fossati[/CENTER]
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.
Ivano Fossati[/CENTER]