Manuelina wrote:Un motivo per cui io credo che proverò a non portare troppo avanti l'allattamento al seno è quello per cui voglio che anche tra mio figlio e suo papà ci sia lo stesso rito d'amore del dargli nutrimento. E' un momento che reputo troppo prezioso e voglio che ci sia
Rispetto la tua convinzione, che mi pare di capire sia condivisa con il papà.
Posso solo darti la MIA esperienza - per quanto limitata.
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[SIZE="4"](perchè questo è il post della MIA esperienza
e allora sta a me).[/size][/color]
Nel rapporto con i figli, alla nascita i papà sono in ritardo di qualche mese
e non possono fare nulla per colmare questo gap.
Come ho scritto, io già alla nascita avevo recuperato un pò di terreno (perchè il pupo l'ho vestito io)
ma,
come ben hai compreso, ottenere l'amore del figlio
non è una gara
e non è in discussione il fatto che l'obiettivo di una coppia dovrebbe essere condividere l'amore, per moltiplicarlo, ossia puntare al "pari merito"
(e qui, nei primi anni, ci deve mettere del suo la mamma per fare bene accettare il papà, ma più avanti potrebbe essere anche il contrario).
Ebbene, la mia esperienza è che tutto questo rito d'amore, ma neppure tutte le attenzioni che si danno ai figli nei primissimi periodi di vita
non hanno quella grande importanza
se non si persevera per tutta la vita, giorno dopo giorno.
Amore e rispetto sono, a mio parere, la base,
che deve crescere con pazienza, perseveranza, coerenza
dall'infanzia e passando in mezzo al periodo terribile dell'adolescenza.
L'allattamento è relax
e, matematicamente, il pupo è da cambiare prima e dopo i pasti
anche quello è un esercizio di amore
che il papà - se intende compiere - può farlo con pieno successo
Poi naturalmente vengono le pappe, i giri alle giostre, i giochi, le nuotate o le partite a pallone, l'aiuto nello studio, la condivisione della felicità e della tristezza, la patente di guida, il lavoro, la vita assieme (ma non troppo) - giorno per giorno.
Sarebbe troppo facile se bastasse l'allattamento,
se fosse così, non mi troverei la voglia - che a volte mi ritrovo - di sopprimere la creature belle di mammà
Per tornare alla mia esperienza, QUELLO era uno dei miei compiti, specialmente di notte, o quando ero in casa.
Come lo puoi svolgere ?
In modi differenti: se metti rispetto e amore
anche pulire il bebè può essere piacevole per entrambi
e creare una relazione
il pupo di fa di quei sorrisoni da farti sciogliere e quando sta bene
se fai il cretino
ride.
Se ti fermi al fetore insopportabile
e al disagio di alzarti nel cuore della notte
per cambiare il pupo (quasi fosse cicciobello)
beh, così facendo hai certamente svolto il tuo compito
alleviando la fatica della mamma
ma con il figlio, alla lunga, il rapporto iniziale non lo vedo del tutto positivo
c'è poi sempre tempo per recuperare, se lo si vuole.
Torno alla mia esperienza, spostando un pò lo zoom della vita:
ho la sensazione che i miei figli
amino e detestino me o mia moglie
per quanto gli diamo o non gli neghiamo
in modo alternativo o cumulativo.
Il nostro sforzo attuale è mantenere una linea comune ed il pareggio
per chi viene detestato di più
anche se, ogni tanto, ci fanno capire che ci vogliono un mondo di bene
(adolescenza a parte) ...