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pediatra gratis e pediatra a pagamento
Posted: Tue Feb 16, 2010 11:45 pm
by luca.giangrande
Ecco l'elenco dei test che facciamo durante la vita di vostro figlio, sempre che lo portiate regolarmente in visita ai controlli programmati.
Non ci limitiamo a misurare altezza e peso!
smile77 wrote:Può per favore postarlo qui magari in una discussione creata appositamente?
Posted: Tue Feb 16, 2010 11:52 pm
by luca.giangrande
L'importante è che tu abbia un buon rapporto con il sanitario. Il cellulare dovrebbe fornirlo e i pazienti dovrebbero usarlo con coscienza.
Per i prefestivi dopo le dieci e i festivi, se si tratta di vere urgenze dovete necessariamente andare al pronto soccorso, altrimenti chiamare appunto il cellulare del vostro pediatra. Non capisco il venerdì sera, puoi comunque chiamare il pediatra la mattina dopo, per contratto deve essere reperibile fino alle 10.00
Mi stò rendendo conto che molte di voi non conoscono i propri diritti ( e forse neanche i propri doveri)
Andate sul mio sito, sono enumerati in una pagina apposita.
MANU wrote:Qui è molto diverso.
La mia pediatra (con la quale mi trovo benissimo eh) è disponibile telefonicamente
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 10 (sempre che si trovi libero). Non ho il suo cellulare
e francamente non so se sia tenuta a darmelo.
Riceve solo su appuntamento.
Poi alle visite è molto scrupolosa e la trovo molto brava.
Ma se non avesse tempo per visitare (ambulatorio pieno d'appuntamenti)
o siamo in prefestivo/venerdì sera/week end, secondo lei a chi ci
si dovrebbe affidare?
Io personalmente mi affido al privato non perchè quello della "mutua"
non sia bravo, ma solo perchè non è disponibile!
La ringrazio per il suo intervento e apprezzo il vostro modo
di lavorare con i genitori. Purtroppo la disponibilita/reperibilità
non è così ovunque.
Posted: Wed Feb 17, 2010 12:01 am
by luca.giangrande
Ci mancherebbe altro, è chiaro che il primo diritto del paziente è quello di trovarsi in sintonia con il medico!
Il limite della legislazione è proprio questo, ci sono pochi pediatri e sono superprotetti: possono avere 880 bambini e alla fine che siano bravi o meno, che siano organizzati o meno, sono tutti al massimale ed essendo pieni, chi vuole cambiare il sanitario ha difficoltà a farlo mentre alcuni pediatri (non tutti per fortuna, anzi sicuramente una minoranza) svolgono male il proprio lavoro perchè tanto lo stipendio non cambia. Eppure la soluzione sarebbe proprio lì, abolire il massimale e rendere possibile : 1) cambiare il medico 2) incentivare il lavoro fatto bene pena la perdita di reddito.
Cos73 wrote:Ecco quello che dice Alessia poi, per carità, non che possa essere generalizzato tutti i pediatri, ma può accadere che si debba cercare qualcuno più in linea con quelle che, in fondo, sono scelte dei genitori (spesso più che consapevoli, perché per fare scelte un po' controcorrente si è sicuramente più informati e consapevoli di chi segue punto per punto lo schemino del pediatra). Accade di sentirsi rimbrottati anche aspramente per il fatto di seguire le linee guida OMS in materia di allattamento al seno. Per l'allattamento a richiesta, ad esempio.
Un grosso problema che emerge spesso qui, infatti, è la mancanza di sostegno all'allattamento al seno. La facilità con cui vengono prescritte aggiunte, anticipato lo svezzamento, consigliato di sostituire il latte materno col latte vaccino allo scoccare dell'anno, a dispetto anche delle linee guida OMS e dei desideri della madre. L'incapacità di dare consigli pratici che aiutino una madre a allattare al seno il proprio figlio. A volte, sembra mancare proprio la conoscenza della fisiologia dell'allattamento. Una mamma il cui figlio è coetaneo del mio mi raccontò che il pediatra le faceva dare solo camomilla di notte... erano appena nati, l'allattamento doveva ancora avviarsi, tutte le linee guida per l'allattamento sconsigliano di dare altri liquidi.
Ma del resto le cifre di abbandono dell'allattamento al seno denunciano da sole uno scarso sostegno.
Uno studio di poco tempo fa ha mostrato che per le madri l'allattamento al seno non è una priorità nel benessere dei bambini (e nemmeno per i pediatri, che mettevano prima il "dare limiti e regole", fra le altre cose!), ma chi dovrebbe informarle dei benefici?