micmar wrote:io ti parlo di ciò che vedo ma, viste anche le esperienze di Julia, non è così ovunque.Nat wrote:ma Lela i quatieri ghetto non si possono smantellareAzur wrote: E infatti io non sono ottimista.
Sono convinta che l'unica strada sia quella, istruzione E integrazione
(e non l'inglobamento/annullamento delle altre culture, che quello genera solo rabbia a lungo termine).
Ma non sono ottimista sul fatto che sia raggiungibile in questo momento storico.
Ci vorrebbero grandi risorse, un lavoro enorme e una forte volontà politica, che per certo non abbiamo.
Smantellare i quartieri ghetto, che come dice Nat non portano nulla di buono,
finanziare mille progetti per la scuola e i ragazzi,
e un'atmosfera certo diversa da quella generata dagli amici di Salvini...
Come d'altronde sono convinta che la strada per fermare l'immigrazione indiscriminata sia la stessa: istruzione e creazione di possibilità in loco.
Ma anche a fare questo non c'è nessun interesse.
sono loro a voler stare tutti insieme (comprensibile)
Sicuramente all'inizio si approda nel quartiere ghetto, ma in un secondo momento chi può andare va altrove.
in quel tipo di periferie non si vive bene e chi ha un'alternativa se ne va, ma gli affitti sono alti altissimi e molti agli stranieri non affittano e allora ti fermi, sperando per te e peri tuoi figli che con l'andare del tempo le cose cambino.
Nel frattempo i bimbi crescono, mantenendo uno stile di vita schizofrenico (avete presente il film della ragazzina angloindiana che voleva fare la calciatrice?), e ciò che c'è nei cortili è degrado e microcriminalità.
i padri, spesso unica figura autorevole della famiglia, lavorano dalla mattina alla sera, e i ragazzotti sono allo sbando (il tasso di abbandono scolastico tra gli stranieri è più alto) e fanno cazzate, spesso grosse.
La scuola fa quello che può (le scuole di frontiera come quella frequentata da Tommaso fanno un lavoro ECCEZIONALE) ma se poi fuori non ci sono risorse per allontanare i ragazzi (tutti eh italiani e non) dal marciapiede la via è segnata.
Crescendo spesso si ricompattano le etnie e quindi l'amico italiano/straniero con cui spacciavi, diventa tuo concorrente, tuo nemico e qui si infilano i Salvini.
Capite che un casino simile non si può risolvere solo con la repressione? Se non si inizerà a pensare a una strada sensata che conduca all'integrazione di tutti (italiani compresi9 e che passi attraverso agenzie educative pubbliche (scuola per prima) e non attraverso, spesso facinorose, associazioni di terzo settore che assumono come educatori passanti, che pagano meno di una donna delle pulizie, le cose non possono che peggiorare.
io e julia siamo nella stessa città che è una rinomata come la più accogliente d'italia
molti agli stanieri non affittano più perchè capita spesso che non paghino l'affitto
la strada sensata io non la vedo se si continua a fare delle iniziative a fovore dell'integrazione dove partecipa solo una parte
mi sembra che ce la cantiamo e suoniamo tra di noi da sempre