Scrj wrote:Mi piacerebbe sapere, da chi ha avuto il coraggio (ahahah) di leggere tutto, cosa lo ha colpito di questo articolo.
Piu' che colpito, direi che non condivido il consiglio di evitare la frequentazione sociale di bambini, per evitare di acutizzare la sofferenza.
A parte che pare impossibilie poter fare una vita ignorando la "visuale" di un bambino che sicuramente provochera' sofferenza ogni volta.
Credo dovrebbe esserci un'aiuto a superare questo "ostacolo" anziche' invitare ad evitare l'oggetto del malessere.
Non so, forse, non ho interpretato bene il punto, ma non mi suona bene.