Urla a 3 anni e mezzo
- bea
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- Joined: Mon Aug 05, 2013 10:19 pm
Re: Urla a 3 anni e mezzo
Separarli nei momenti di massima tensione? Tipo tu prepari lei e il papà prepara lui?
"L'ozio, che è il padre dei miei sogni/ guarda i miei vizi con i suoi occhi leggeri"
"La beauté est le dernier rempart contre ce monde où les hommes ne savent plus etre légers sans etre futiles"
Anna e Tancredi, 8/11/2008
Giulia, 15/04/2011
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- Patty73
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- Joined: Sat Jan 17, 2009 6:03 pm
Re: Urla a 3 anni e mezzo
Si qualche volta facciamo così... Ma tipo la sera lui li prepara mettendoli in pigiama ed io penso alla cena..
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- bea
- Ambasciatore
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- Joined: Mon Aug 05, 2013 10:19 pm
Re: Urla a 3 anni e mezzo
Considera che lei ha tre anni e mezzo, ossia (circa) 40 mesi, e lui 22.
Lui è nel massimo del momento di esplorazione, lei ancora piccola.
I bambini non hanno filtro tra il sentimento che provano e la sua manifestazione. Rabbia = urla pazzesche. Mi faccio male = piango disperata. Mi diverto = rido come una pazza. eccetera.
Ed è sano e giusto così. Anzi, importante che sia così: il bambino che si trattiene sta male. (semplifico moltissimo)
Però è importante per loro che noi non molliamo. Perché pensano che le nostre urla, che magari per noi sono solo uno sfogo, significano che siamo inferociti. E si spaventano da matti. Hanno paura, e cosa fanno? piangono disperati, oppure urlano da pazzi. Ed ecco servito su un piatto d'argento un bellissimo circolo vizioso.
Dunque fai un grandissimo OHMMMMMM, un passo indietro, e cerca delle strategie per togliere benzina dal fuoco.
Prendi più tempo per fare le cose.
Distraili.
Separali quando puoi (quando serve)
A questa età non c'è ancora nulla di razionale, per cui non servono troppe spiegazioni o troppi premi/punizioni.
Con la mia Giulia (quasi tre anni, in piena fase "urlo se sono contrariata, e in generale non mi va di fare quello che mi chiedi, mamma") funziona un mix di comprensione ("amore lo so che sei arrabbiatissima, guarda, hai ragione, sei proprio arrabbiata, è successo *questo o quello*, che brutta cosa" e intanto abbraccio o coccolo) e distrazione. In genere si scioglie. Le prime volte ci metteva di più, delle belle mezz'ore in cui veniva giù il palazzo (giuro!); ora che sa che sono dalla sua parte si consola prima.
Non so se ti ho fornito spunti utili, ma per me è stato fondamentale capire il loro meccanismo, capire che non lo fanno apposta, capire che non c'è cattiveria e soprattutto c'è un rapporto di causa-effetto (quando urlano) che dal loro punto di vista è giusto e sacrosanto. Ossia, se urlano c'è un motivo. Se mostro di capire il motivo, la crisi passa prima.
Lui è nel massimo del momento di esplorazione, lei ancora piccola.
I bambini non hanno filtro tra il sentimento che provano e la sua manifestazione. Rabbia = urla pazzesche. Mi faccio male = piango disperata. Mi diverto = rido come una pazza. eccetera.
Ed è sano e giusto così. Anzi, importante che sia così: il bambino che si trattiene sta male. (semplifico moltissimo)
Però è importante per loro che noi non molliamo. Perché pensano che le nostre urla, che magari per noi sono solo uno sfogo, significano che siamo inferociti. E si spaventano da matti. Hanno paura, e cosa fanno? piangono disperati, oppure urlano da pazzi. Ed ecco servito su un piatto d'argento un bellissimo circolo vizioso.
Dunque fai un grandissimo OHMMMMMM, un passo indietro, e cerca delle strategie per togliere benzina dal fuoco.
Prendi più tempo per fare le cose.
Distraili.
Separali quando puoi (quando serve)
A questa età non c'è ancora nulla di razionale, per cui non servono troppe spiegazioni o troppi premi/punizioni.
Con la mia Giulia (quasi tre anni, in piena fase "urlo se sono contrariata, e in generale non mi va di fare quello che mi chiedi, mamma") funziona un mix di comprensione ("amore lo so che sei arrabbiatissima, guarda, hai ragione, sei proprio arrabbiata, è successo *questo o quello*, che brutta cosa" e intanto abbraccio o coccolo) e distrazione. In genere si scioglie. Le prime volte ci metteva di più, delle belle mezz'ore in cui veniva giù il palazzo (giuro!); ora che sa che sono dalla sua parte si consola prima.
Non so se ti ho fornito spunti utili, ma per me è stato fondamentale capire il loro meccanismo, capire che non lo fanno apposta, capire che non c'è cattiveria e soprattutto c'è un rapporto di causa-effetto (quando urlano) che dal loro punto di vista è giusto e sacrosanto. Ossia, se urlano c'è un motivo. Se mostro di capire il motivo, la crisi passa prima.
"L'ozio, che è il padre dei miei sogni/ guarda i miei vizi con i suoi occhi leggeri"
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Anna e Tancredi, 8/11/2008
Giulia, 15/04/2011
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