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Re: Genitori troppo presenti...

Posted: Thu Mar 17, 2016 8:52 pm
by vic
Mio figlio si sta guardando intorno per capire cosa fare dopo la maturità, ha partecipato a presentazioni ma è andato con alcuni compagni di classe. L'unica cosa che faccio e chiedere le sue impressioni.
Ho una collega che chiede giorni per accompagnare la figlia alle presentazioni, lo trovo esagerato

Re: Genitori troppo presenti...

Posted: Thu Mar 17, 2016 10:56 pm
by Milena
La domanda epocale che mi faccio da anni, da quando sono genitore, è: se i nostri genitori non erano così onnipresenti nelle nostre vite, se abbiamo affrontato scuole, lavori, esperienze diverse da soli, magari inciampando, magari cadendo, perché questa generazione di adulti padri e madri è così?
L'analisi del rettore secondo il quale le famiglie temono per il futuro dei figli può essere una spiegazione, ma non credo sia la sola.
Tante volte anche qui sul forum si è parlato di come organizziamo la vita dei nostri figli anche soltanto martellando i gruppi di whatsapp con la richiesta dei compiti arrivando alla conclusione che "però ai nostri tempi....."
Ho un collega di 32 anni che critica quelli poco più giovani di lui di essere senza valori (generalizzo), quando ai miei occhi lui è della stessa risma.
È una questione di percezione?

Re: Genitori troppo presenti...

Posted: Fri Mar 18, 2016 6:54 am
by Seem83
Milena wrote:La domanda epocale che mi faccio da anni, da quando sono genitore, è: se i nostri genitori non erano così onnipresenti nelle nostre vite, se abbiamo affrontato scuole, lavori, esperienze diverse da soli, magari inciampando, magari cadendo, perché questa generazione di adulti padri e madri è così?
L'analisi del rettore secondo il quale le famiglie temono per il futuro dei figli può essere una spiegazione, ma non credo sia la sola.
Tante volte anche qui sul forum si è parlato di come organizziamo la vita dei nostri figli anche soltanto martellando i gruppi di whatsapp con la richiesta dei compiti arrivando alla conclusione che "però ai nostri tempi....."
Ho un collega di 32 anni che critica quelli poco più giovani di lui di essere senza valori (generalizzo), quando ai miei occhi lui è della stessa risma.
È una questione di percezione?
Credo che sia la paura del fallimento. Ovviamente posso solo parlare del mio piccolo, ma notò che tantissimi genitori non accettano che il figlio possa sbagliare e "rovinarsi" l'impeccabile media scolastica.
E non si tratta solo di media scolastica, ma di tutto quello che circonda la vita dei nostri figli.
A volte mi pare chela vita sia diventata una competizione unica.