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Posted: Tue Jun 10, 2008 6:57 am
by Sheireh
Generalmente inizio un libro convinta di poterlo leggere, solo l'idea di leggerlo mi appassiona.
Ma quando alcune volte arrivo al punto di non ritorno... sì, mi sento come te, sento una colpa interna a non essere riuscita a continuarlo, anche se magari è colpa del libro che è davvero noioso o poco incisivo, ma, nonostante il dovere che sento di porre fine a quelle pagine, non ci riesco e mi fermo.
E generalmente non leggo più per un po', ho notato, come se non mi ritenessi adatta a farlo. Atteggiamento sconclusionato, ma ci ho pensato solo adesso che è una costante.

Posted: Tue Jun 10, 2008 7:00 am
by Rie
Luvetta wrote:Da brava seguace di Pennac, io, lettrice, rivendico il diritto di non leggere, così come il diritto di saltare le pagine

Grande Pennac e grandi le sue teorie sulla lettura!
Ciò non toglie che alcuni diritti a volte si esercitino con un certo disagio. Mannaggia, a me prende così.
Leggendo "I miserabili", ad esempio, pur di evitare quel disagio mi sono sciroppata la digressione sul gergo (e già quella sulle fogne e su Luigi Filippo non erano male) agonizzando ahaha!


sul vecchio Stephen King scorro appena le prime ottanta pagine. Sugli ultimi lavori pare abbia capito che è ora di ballare la rumba da subito)

Per me invece è un'attesa della rumba apprezzabile. Hai ragione, comunque. Il ritmo è diverso nei libri più recenti.



E di solito, non mi forzo. Ho fatto eccezione giusto per "ventimila leghe sotto i mari", che è da sempre il libro preferito di Alex, ed a me mancava..l'ho letto tutto, e adesso non mi manca.
In tutti i sensi.
(Certo che lui, il piccolo principe, l'ha lasciato a metà.. sgrunt!)

Non ho parole. Il Piccolo Principe non è guerra e pace... su, su, Alex, par condicio nelle letture matrimoniali!
(Personalmente mi sono beccata un paio di libretti di fantascienza anni 70, mi è andata bene. Pensa se Gianluca fosse stato un fan di Wilbur Smith!)

Posted: Tue Jun 10, 2008 7:18 am
by Rie
Cos73 wrote:Va dove ti porta il cuore, troppo patetico

Quello non l'ho neanche iniziato, mi sono salvata, perché credo proprio che a trovarmelo in casa avrei seguito il tuo esempio, addirittura con qualche rimorso in meno che per Cervantes...

Per NON iniziare quel libro della Tamaro mi sono servita del metodo leggi-qualche-pagina-in libreria.
Superficiale ma spesso, miracolosamente, funziona.
Chi mi ispira con un breve assaggio viene comprato!