Posted: Fri Oct 03, 2008 3:53 pm
Bellissimo post, Cate.
E chi sono io, invece?
Sono una ragazza che non si è mai riconosciuta allo specchio, che non è mai riuscita a dare una vera "immagine visiva" di quello che è, o forse si sente, in realtà.
Sono una donna, ma ancora una bambina. Ma al contempo sono stata una bambina già adulta, già seria, già matura.
Una persona incatenata tra sentimenti contrastanti, di freddezza ma al contempo di empatia, di ragione ma piena di istinto primordiale, di studio e menefreghismo, di impegno e leggerezza.
Sono stata una ragazza semplice in pigiama e capelli sciolti, con i calzini con gli animali disegnati sopra, ma al contempo sono stata una donna attraente e "pericolosa", nei pantaloni in pelle, trucco nero, collarini borchiati, unghie nere e pentacoli al collo.
Sono una ragazza che se ne frega di quello che pensano e dicono di me, ma che nonostante tutto vorrebbe far capire a tutti chi è davvero, in cosa crede e cosa fa. Ma forse, del tutto non lo so nemmeno io.
Sono una "donnina da Rinascimento", come mi chiamava la mia maestra, piccola, dal seno non importante, ma con i fianchi larghi, il sedere e le cosciotte pasciuti. E sono orgogliosa di questa mia "femminilità", così diversa dai canoni d'oggi, così "classica". Ma sono anche imbrigliata in queste forme che non mi permettono mai di scegliermi un paio di jeans, o di stivali, o di maglie alla moda, perché qualche volta in negozio ci sono cose che mi piacciono... ma niente da fare, non mi stanno.
Sono superba, orgogliosa, malinconica, "cattiva" spesso nell'animo. Ma la maggiorparte delle persone che mi conosce spesso mi apprezza per cose che sembrano cozzare con tutto ciò: la gentilezza, la comprensione, l'allegria.
Sono una persona complessa, sempre di più e sempre di meno. Sempre di più perché dopo essere diventata moglie (chi, io? davvero?) fra poco sarò anche mamma (macché... è solo uno strano sogno), sempre di meno perché mi sto "assottigliando" nelle mie idee, nelle mie "stranezze"...
E chi sono io, invece?
Sono una ragazza che non si è mai riconosciuta allo specchio, che non è mai riuscita a dare una vera "immagine visiva" di quello che è, o forse si sente, in realtà.
Sono una donna, ma ancora una bambina. Ma al contempo sono stata una bambina già adulta, già seria, già matura.
Una persona incatenata tra sentimenti contrastanti, di freddezza ma al contempo di empatia, di ragione ma piena di istinto primordiale, di studio e menefreghismo, di impegno e leggerezza.
Sono stata una ragazza semplice in pigiama e capelli sciolti, con i calzini con gli animali disegnati sopra, ma al contempo sono stata una donna attraente e "pericolosa", nei pantaloni in pelle, trucco nero, collarini borchiati, unghie nere e pentacoli al collo.
Sono una ragazza che se ne frega di quello che pensano e dicono di me, ma che nonostante tutto vorrebbe far capire a tutti chi è davvero, in cosa crede e cosa fa. Ma forse, del tutto non lo so nemmeno io.
Sono una "donnina da Rinascimento", come mi chiamava la mia maestra, piccola, dal seno non importante, ma con i fianchi larghi, il sedere e le cosciotte pasciuti. E sono orgogliosa di questa mia "femminilità", così diversa dai canoni d'oggi, così "classica". Ma sono anche imbrigliata in queste forme che non mi permettono mai di scegliermi un paio di jeans, o di stivali, o di maglie alla moda, perché qualche volta in negozio ci sono cose che mi piacciono... ma niente da fare, non mi stanno.
Sono superba, orgogliosa, malinconica, "cattiva" spesso nell'animo. Ma la maggiorparte delle persone che mi conosce spesso mi apprezza per cose che sembrano cozzare con tutto ciò: la gentilezza, la comprensione, l'allegria.
Sono una persona complessa, sempre di più e sempre di meno. Sempre di più perché dopo essere diventata moglie (chi, io? davvero?) fra poco sarò anche mamma (macché... è solo uno strano sogno), sempre di meno perché mi sto "assottigliando" nelle mie idee, nelle mie "stranezze"...