Non farti illusioni, Sole.
Il genere è un po' quello di "Come un romanzo", ma è meno acuto nelle tesi e meno travolgente nello stile.
Certo... prima di "Diario di scuola" mi sono ridotta a leggere pure "Grazie", un monologo insipido, per colpa della crisi di astinenza!
Pennac - Diario di scuola
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laura75 wrote:dai è carino!
in effetti non particolarmente acuto, ma certi episodi in classe
li ho vissuti in prima persona e a rileggerli mi veniva da ridere
(mentre in classe mi veniva il nervoso!!)
No, no, carino senza dubbio!
Dicevo solo che non è fantastico come ho trovato altri libri di Pennac.
Certo che per chi è insegnante leggere scene comiche sulla scuola deve avere un sapore particolare.
Mi ricordo i miei genitori, insegnanti pure loro, che si sbellicavano dalle risate per Ex Cattedra (sic) di Starnone. Anch'io ridevo, ma loro di più ahaha!
"Ci sono persone rotonde, mia cara signora, ci sono bambini a forma, diciamo, di triangolo, perché no, e ci sono... Ci sono bambini a zigzag"
(David Grossman)
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