Paola M. wrote:Io sono un po' perplessa sinceramente, nel senso che mi pare un episodio isolato, o no? Nel senso che NON è più facile che un genitore adottivo sia più violento di un genitore biologico o invece succedono spesso queste cose?
no, non è più facile, non credo.
Solo che mentre ad es. di depressione post-partum ormai tutti ne hanno sentito parlare (anche se c'è molto da fare la riguardo), la depressione post-adozione è ancora un totale tabù ("ma come, hai fatto tanto, hai aspettato tanto, e adesso non sei contento?")
E c'è l'aggravante che "la rete" è ancora più difficile che si formi in questi casi, perché la situazione di accoglienza di un bimbo con già una sua storia è oggettivamente poco diffusa (e quindi le esperienze genitoriali delle persone che ci stanno accanto in genere non sono trasponibili, per lo meno non nella fase iniziale di creazione del rapporto e di inserimento)
E non c'è neanche il micro-appoggio dell'ospedale/ostetrica/consultorio che si ha quando si partorisce...
In più c'è il fatto che tutto il percorso dell'adozione è fortemente invasivo, perché si tratta di una vicenda contemporaneamente estremamente intima ma anche estremamente pubblica (i bambini fino a che non diventano figli sono "bambini dello stato", per usare un termine improprio e "sovietico" ma che forse rende l'idea), ma tutte le indagini, l'accompagnamento e l'essere sotto il microscopio spesso finiscono di colpo all'arrivo del bambino (non dovrebbe essere così, ma le solite carenze di organico dei servizi sociali fanno sì che per lo più lavorino quasi sempre in emergenza, e quel che sembra "meno grave" aspetta...)
Quindi nella quasi totalità dei casi i genitori si ritrovano davvero molto soli.
Nella quasi totalità dei casi poi affrontano i problemi e riescono ad uscirne,
ma l'eccezione c'è sempre...