No, io tendenzialmente sono un NON-rilettore.
Ci sono così tante emozioni e conoscenze nuove che mi aspettano, che ho una fame insaziabile di quello.
Il tempo è poco e preferisco correre incontro all'ignoto che mi aspetta.
Anche per i saggi da consultazione, seleziono se mai i passi che mi servono senza rileggere tutto.
Tornare ad assaporare il noto è una cosa che faccio solo per i libri che ho amato alla follia, e solo a distanza di molti anni, perché a quel punto sei una persona diversa, con un altro approccio, inoltre la memoria ti avrà già tradito abbastanza da restituire almeno in parte il batticuore della prima volta.
Quando ci penso, e mi confronto con i rilettori, quasi mi opprime il senso di colpa.
Mi sento superficiale, una bulimica da biblioteca, una poligama che svolazza di fiore in fiore ahaha!
Ma credo che mi tocchi accettarlo, perché, come Pennac insegna, la letteratura dev'essere un piacere.
E se nella vita di coppia sono una moglie tranquilla, come lettrice mi rassegno a prediligere la... relazione occasionale e il brivido dell'innamoramento alle profondità del vero amore
