I nostri peggior vizi
Moderators: Giusy, Gabry, Daria
-
- Utente NM
- Posts: 8
- Joined: Wed May 18, 2011 2:06 pm
io mi mordo l'indice fino a farmi venire un eczema quando sono da sola e sono arrabbiata!!!e poi mordo le maniche delle maglie e cosí le buco!!oppure se non c´e´ nessuno intorno a me inizio a dare calci a muro o sulle porte... purche´ io in quel momento non stia indossando dei sandali!
- Alessia
- Ambasciatore
- Posts: 2920
- Joined: Fri Feb 05, 2010 11:35 am
mi strappo le pelli delle dita fino a farle sanguinare, ho praticamente i calli al posto delle falangette 
se mi viene un brufolo lo schiaccio e lo rischiaccio allo sfinimento, ho un buco sul naso da più di sei anni solo perché un punto nero non voleva uscire ...

se mi viene un brufolo lo schiaccio e lo rischiaccio allo sfinimento, ho un buco sul naso da più di sei anni solo perché un punto nero non voleva uscire ...
[SIGPIC][/SIGPIC]I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco
</ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco
</ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]